SIF - Società Italiana di Farmacologia "SIF - La Didattica"
SINDROME DA CITOCHINE
Lezione multimediale dimostrativa a cura della dott.sa Chiesa e del
Prof. Sirtori - Università degli Studi di Milano
Introduzione
Questo é un esempio di lezione tenuta per il Corso di Tossicologia, nell’ambito del Corso di Laurea in Biotecnologie Farmaceutiche, presso l’Università degli Studi di Milano. I testi di tutte le lezioni sono stati preparati con l’ausilio del software Power Point e presentati agli studenti mediante l’utilizzo di un videoproiettore. Questo sistema consente una gestione avanzata del testo in grado di stimolare l’attenzione degli studenti. Inoltre, vi è la possibilità di arricchire la presentazione con supporto grafico e immagini ad alta risoluzione acquisibili direttamente via rete attraverso i principali motori di ricerca (Altavista, Yahoo, ecc.). Infine, questa modalità di preparazione delle lezioni permette un più agevole scambio di materiale didattico tra i docenti.
dott.sa G. Chiesa - Prof. C. Sirtori
Università degli Studi di Milano
Sindrome da citochine
Con
il termine sindrome da citochine si indica una serie di reazioni, che si
possono manifestare, con un livello di gravità variabile, in seguito alla
somministrazione di diverse sostanze coinvolte nei processi immunitari. I
composti in grado di scatenare questa sindrome sono citochine, quali
interleuchine ed interferoni, ma anche fattori di crescita ematopoietici o
anticorpi monoclonali; sono tutte sostanze disponibili sul mercato come proteine
ricombinanti.
Le
indicazioni terapeutiche, illustrate nel corso della lezione per i singoli
composti, sono patologie gravi, quali neoplasie o infezioni virali, e ciò ne
giustifica l’impiego terapeutico, nonostante la potenziale insorgenza di
importanti effetti collaterali. Questi ultimi presentano diversi livelli di
gravità che vanno da una sindrome influenzale ad un lieve broncospasmo e
ipotensione, fino a collasso grave, forte febbre e broncospasmo che, senza un
pronto intervento terapeutico, possono portare a decesso.
Il
grado di tossicità di questi composti dipende sia dal tipo di sostanza (ad
esempio la somministrazione di interferoni provoca l’insorgenza soltanto di
lievi effetti collaterali), sia dal dosaggio. A questo proposito, viene
riportato l’esempio della somministrazione a diversi dosaggi, di un anticorpo
monoclonale umanizzato, impiegato nella prevenzione del rigetto da trapianto.
Questo anticorpo, denominato hOKT3g4,
è detto umanizzato in quanto la maggior parte della sua sequenza aminoacidica
deriva da quella degli anticorpi umani, e soltanto una porzione della regione
variabile deriva da un anticorpo prodotto nel topo. Questa strategia è stata
sviluppata allo scopo di ridurre al minimo l’antigenicità del composto.
All’aumentare della dose somministrata si osserva un accentuarsi del fenomeno
febbrile ed un progressivo rilascio di interleuchine, processo che a sua volta
contribuisce all’aggravarsi della sintomatologia. Sulla base di questi
risultati si può stabilire la massima dose tollerata dall’uomo.
(Si consiglia vivamente l'utilizzo di Netscape 4.5 o superiori)