Lettera della SIF
ANNO IV N.10 Marzo 2000
Periodico della Società Italiana di Farmacologia
- fondata nel 1939
Riconosciuta con D.M. del MURST del 02/01/1996
Iscritta Tribunale di Milano N. 1489 Vol. 62 pag. 459
C.F.: 97053420150 - P.I.: 11453180157
SOMMARIO
Carissimi Soci,
negli ultimi 3 mesi di attività (dicembre 1999 – febbraio 2000),
il Consiglio Direttivo della SIF ha promosso le seguenti iniziative:
-
sottoscrizione di un Protocollo di intesa tra SIF e Farmindustria il cui
testo è integralmente riportato in questo numero di “Lettera della
SIF”.
-
organizzazione di 3 Convegni Nazionali monotematici che si terranno, nel
2000, a Milano, Padova e Napoli.
-
pubblicazione del Bando per n. 4 Premi per la ricerca farmacologica (riservati
a Soci SIF under 35) sponsorizzati dalla Fondazione Aventis (20 milioni)
e Searle Farmaceutici (24 milioni).
-
intervento della SIF in merito al Progetto di Legge relativo alla riorganizzazione
del settore fitoterapico ed erboristico. La proposta di modifica del testo
è stata da me illustrata agli estensori del Progetto di Legge in
occasione di una conferenza stampa tenutasi a Roma il 19 gennaio 2000.
-
una delegazione della SIF e del Collegio Nazionale dei Farmacologi ha incontrato
il Vice Presidente del CUN a cui ha formulato una serie di proposte in
relazione al processo di riordino dei cicli formativi universitari e dei
settori scientifico-disciplinari. E’ stato richiesto l’inserimento
della Farmacologia anche nell’Area 06 (Scienze Mediche) oltre che in quella
05 (Scienze Biologiche) ed è stata evidenziata la necessità
di ridefinire gli obiettivi e le attività formative, nonché
i requisiti di idoneità, di accreditamento e di valutazione delle
Scuole di Farmacologia dell’area medica. E’ stato, inoltre, richiesto che
le nuove classi di Laurea destinate alla preparazione di informatori scientifici
siano previste sia nelle Facoltà di Farmacia che in quelle di Medicina
e Chirurgia.
I miei più affettuosi saluti
Vincenzo Cuomo
Protocollo d'intesa SIF - Farmindustria
La Società Italiana di Farmacologia (SIF), rappresentata dal
Presidente Prof. Vincenzo Cuomo e la Farmindustria, Associazione Nazionale
dell’Industria Farmaceutica, rappresentata dal Presidente Dr. Gian Pietro
Leoni,
Premesso
che la SIF ha come scopo, tra l’altro, di promuovere lo sviluppo delle
scienze farmacologiche in Italia, attraverso la formazione dei ricercatori,
la ricerca e la divulgazione delle conoscenze nel settore farmacologico,
e che la Farmindustria ritiene strategica la presenza sul territorio nazionale
di competenze scientifiche e tecnologiche avanzate nel campo farmacologico
che permettano lo svilupparsi della innovazione del farmaco necessaria
per sostenere la competizione internazionale,
Preso atto
-
della comune volontà di istituire una collaborazione continuativa
nel settore atta ad una maggiore qualificazione delle attività di
ricerca e di formazione nell’ambito nazionale;
-
del protocollo d’intesa tra Farmindustria e Conferenza dei Rettori delle
Università Italiane (CRUI) rivolto ad una collaborazione tesa a
delineare un modello di raccordo tra Università ed Industria che
contribuisca al rilancio della ricerca scientifica e biomedica;
-
delle sinergie e delle convergenze di obiettivi e di rappresentanze in
riferimento alla Commissione Bilaterale Farmindustria – CRUI.
Convengono quanto segue
Nell’ambito della formazione,
-
di favorire la preparazione del farmacologo attraverso l’ istituzione di
tirocini post laurea, “stages” e dottorati di ricerca presso le industrie
farmaceutiche;
-
di progettare insieme ad altri Enti istituzionali (ad esempio, Università,
FNOMCeO, SIMG, etc.), corsi di aggiornamento per medici che migliorino
la loro preparazione farmacologica;
-
di contribuire alla formazione del farmacologo clinico attraverso “stages”
presso i centri di ricerca clinica delle industrie farmaceutiche.
Nell’ambito del potenziamento delle attività di ricerca in
Italia,
-
di istituire borse di studio presso le Università, per la preparazione
di giovani ricercatori in materia di scienze farmacologiche, con particolare
riferimento alla farmacologia di base ed alla farmacologia clinica;
-
di promuovere lo studio di metodi complementari alla sperimentazione animale
anche attraverso borse di studio;
-
di stimolare l’aggiornamento tecnologico della ricerca farmacologica italiana
sia accademica sia industriale attraverso l’acquisizione di nuove competenze
tecnologiche all’estero ottenute con secondement internazionali di ricercatori;
-
di contribuire al potenziamento del ruolo del farmacologo nella farmacovigilanza,
ed alla sua qualificazione per la partecipazione ai Comitati Etici e ad
altri Organismi deputati all’utilizzazione del farmaco;
-
di contribuire alla diffusione delle conoscenze nel settore farmacologico
attraverso la divulgazione scientifica, anche in ambito congressuale.
Nell’ambito della promozione della cultura farmacologica italiana,
si intende anche sviluppare un programma di attività indirizzato
allo studio ed alla divulgazione della Storia della Farmacologia.
Si conviene, inoltre, di costituire sottocommissioni miste SIF-Farmindustria
indirizzate ad approfondire i seguenti temi:
Scopo delle Commissioni sarà quello di preparare proposte
operative da sottoporre alla approvazione degli Organi Direttivi della
SIF e della Farmindustria, tenendo conto di quanto già in atto nell’accordo
Farmindustria –CRUI.
Per Farmindustria
Per la SIF
Dr. Gian Pietro Leoni
Prof. Vincenzo Cuomo
In
Italia ci sono gruppi di ricerca che ottengono risultati di alta qualità.
Talvolta, questi sono riconosciuti più a livello internazionale
che nazionale: con questa rubrica vogliamo portare all’attenzione alcuni
esempi, prendendo spunto da pubblicazioni recenti.
Si
prega, pertanto, di segnalare alla segreteria della SIF i lavori accettati
per pubblicazione da riviste di elevato “impact factor”.
“Dall’Università”
A. Copani, F. Condorelli, A. Caruso, C. Vancheri, A. Sala,
A. M. Giuffrida Stella, P. L. Canonico, F. Nicoletti, and M. A. Sortino.
Mitotic signaling by ß-amyloid causes neuronal death. FASEB
J, 13, 2225-2234, 1999.
Ne parliamo con il Prof. Ferdinando Nicoletti del Dipartimento di Scienze
Farmaceutiche, Sezione di Farmacologia, Università di Catania.
Una descrizione dei dati più significativi che emergono da
questa ricerca
La ricerca dimostra che il peptide ß-amiloide (il principale
costituente delle placche senili della malattia di Alzheimer) induce la
riattivazione del ciclo cellulare in neuroni differenziati attraverso una
serie di meccanismi biochimici tipicamente osservati in cellule proliferanti.
L'aspetto più innovativo è rappresentato dalla dimostrazione
che neuroni esposti al peptide ß-amiloide entrano in fase S, come
testimoniato dall'analisi quantitativa del DNA per singola cellula al citofluorimetro.
La riattivazione del ciclo cellulare nei neuroni è causalmente correlata
alla degenerazione apoptotica, in quanto una serie di inibitori del ciclo
cellulare (antisenso della ciclina D1, dominante negativo della CDK2, inibitori
chimici e TGF-ß) esercitano azione neuroprotettiva.
Viene delineato quindi un nuovo percorso per identificare farmaci
neuroprotettivi?
Quando si parla di Alzheimer, le implicazioni cliniche di una ricerca
di base sono potenzialmente così importanti che bisogna essere molto
cauti. Comunque, crediamo di avere individuato degli aspetti nuovi nella
degenerazione apoptotica indotta dal peptide ß-amiloide, e i dati
suggeriscono che una strategia mirata ad impedire la riattivazione del
ciclo cellulare nelle cellule nervose oppure a bloccare la transizione
G1/S potrebbe rallentare il processo neurodegenerativo. Questa è
una strada nuova da percorrere nel design di una terapia neuroprotettiva,
ma che lascia aperti molti interrogativi. Ad esempio, non sappiamo se un
neurone frenato nel suo tentativo di riattivare il ciclo mitotico riacquisti
la sua precedente specializzazione funzionale o sia soggetto ad un processo
di de-differenziamento. Inoltre la maggior parte dei farmaci che interferiscono
con il ciclo proliferativo della cellula sono caratterizzati da un basso
indice terapeutico e ciò potrebbe limitarne l'impiego nella malattia
di Alzheimer.
Quali ostacoli avete dovuto superare?
Gli ostacoli sono stati essenzialmente di tipo tecnico. Innanzitutto
abbiamo dovuto determinare le condizioni sperimentali per allestire una
coltura neuronale che fosse talmente pura da rendere attendibili i risultati
dell'analisi del ciclo cellulare ottenuti al FACS. L'analisi FACS
ha inoltre richiesto un'attenta preparazione dei campioni per la necessità
di tripsinizzare e fissare neuroni differenziati senza comprometterne le
principali caratteristiche. Infine, un'altra difficoltà è
stata ottenere una buona efficienza di trasfezione delle cellule nervose
utilizzando vettori lipidici.
Il vostro progetto ha suscitato interesse da parte di altri gruppi
di avanguardia?
I risultati di questa ricerca sono stati presentati agli ultimi due
congressi della Società Americana di Neuroscienze, dove hanno destato
un certo interesse tra gli studiosi che esaminano i rapporti tra ciclo
cellulare e morte neuronale. In particolare, l'interesse si è incentrato
sull'evidenza che una percentuale di neuroni risponde al peptide ß-amiloide
sintetizzando nuovo DNA, come indicato dall'analisi citofluorimetrica.
Il ruolo dei ricercatori protagonisti del progetto
Il progetto è stato realizzato grazie alla competenza tecnica
ed alla dedizione delle Dott.sse Agata Copani e Maria Angela Sortino, che
hanno superato le difficoltà logistiche con la loro tenacia. Siamo
particolarmente grati al Dr. Arturo Sala dell'Istituto Mario Negri Sud
per aver fornito i plasmidi utlizzati per le trasfezioni neuronali.
A. Sala, G. Rossoni, F. Berti, C. Buccellati, A. Bonazzi, J. Maclouf,
G. Folco. A monoclonal anti-CD18 antibody prevents transcellular biosynthesis
of cysteinyl leukotrienes in vitro and in vivo and protects against leukotriene-dependent
increase in coronary vascular resistance and myocardial stiffness.
Circulation, Vol. 101 del 14 marzo 2000 (in press).
Ne parliamo con il Prof. Giancarlo Folco del Centro di Farmacologia
CardioPolmonare, Facoltà di Farmacia, Università di Milano.
Una sintesi dei risultati
I leucotrieni sulfidopeptidici (cys-LT) sono dei potenti contratturanti
delle arterie coronarie e causano edema. Noi abbiamo messo a punto un modello
di infarto sperimentale utilizzando il cuore di coniglio perfuso secondo
Langendorff in presenza di leucociti polimorfonucleati (PMN) ed abbiamo
dimostrato che uno stimolo chemiotattico, selettivo per i PMN, causa spasmo
coronarico, edema perivascolare e "stiffness" del miocardio che dipendono
dalla sintesi di cys-LT. L'uso di un anticorpo monoclonale, selettivo per
la subunità CD18 delle ß2 integrine dei neutrofili,
protegge dal danno cardiaco e previene la sintesi di leucotrieni.
Il risultato più significativo di questo studio è che l'adesione
dei PMN alle cellule endoteliali rappresenta il momento cruciale della
sintesi locale di questi potenti autacoidi vasoattivi, sintesi che può
avere importanti ricadute sulla funzionalità coronarica e cardiaca
in generale. Questi risultati forniscono un legame tra danno cardiaco
ed evidenze epidemiologiche che indicano in una elevata conta leucocitaria
un fattore di predisposizione per l'infarto del miocardio.
Qual è il contributo innovativo nel settore?
Riteniamo di aver messo in evidenza l'esistenza di nuove modalità
di comunicazioni intercellulari, con importanti ricadute funzionali a livello
vascolare e cardiaco. Infatti la stimolazione dei soli PMN con frammenti
peptidici chemiotattici determina la formazione di Leucotriene A4, un composto
instabile che viene in larga parte esportato verso cellule prossimali,
quali le cellule endoteliali, per essere metabolizzato secondo modalità
che non sono proprie né dei PMN, né delle cellule endoteliali
"per se". Quando si instaurano condizioni di stretta prossimità
fisica, come si verifica durante i processi infiammatori e la diapedesi,
questo trasferimento diventa molto efficiente e porta alla conversione
del LTA4 in cys-LT da parte delle cellule endoteliali. In un contesto
multicellulare la sintesi di cys-LT risulta quindi completamente diversa
da quella prevedibile dalla semplice somma dei singoli contributi cellulari.
Il nostro lavoro permette di ipotizzare un ruolo, finora insospettato,
dei leucotrieni in patologie della parete vascolare a base infiammatoria
.
Come sono emersi i risultati?
I risultati sono emersi all'inizio con lentezza perchè il modello
utilizzato richiede il controllo coordinato di complesse componenti cellulari,
d'organo ed analitiche. Il lavoro pubblicato da Circulation rappresenta
la logica evoluzione di un itinerario iniziato nel 1993 con le prime osservazioni
sulla biosintesi transcellulare dei cys-LT a livello coronarico e sulle
loro ricadute funzionali. Successivamente abbiamo studiato la modulazione
farmacologica, sia prendendo come obiettivo le sole cellule circolanti
(PMN), sia i soli vasi coronarici, sia il sistema nel suo complesso.
Ciò che emerge chiaramente è che ogni manovra farmacologica
volta ad ostacolare la interazione fra PMN donatori di LTA4 e cellule endoteliali
si accompagna ad una diminuita sintesi di cys-LT con conseguente cardioprotezione.
Quando invece si instaurano condizioni di aumentata adesione, come in assenza
di monossido di azoto, la sintesi di cys-LT è fortemente aumentata
con gravi ripercussioni sulla funzionalità coronarica e cardiaca
in generale. Inoltre, in tali condizioni, la cellula endoteliale fornisce
acido arachidonico ai PMN, che lo utilizzano in uno specifico "pool" dedicato
alla sintesi di LTA4; il dialogo fra cellule è quindi bidirezionale
ed in grado di autoamplificarsi.
L’articolo è dedicato a J Maclouf. Puoi spiegare?
Jacques è scomparso prematuramente nel luglio 1998. Tutta
la nostra ricerca sulla biosintesi transcellulare è stata vissuta
insieme, quasi quotidianamente, e trae spunto da sue osservazioni sulla
cooperazione nel metabolismo degli eicosanoidi fra cellule circolanti e
cellule della parete vascolare. Jacques è stato un amico vero,
che ho conosciuto più di 20 anni fa, durante il periodo di ricerca
svolto al Karolinska Institutet di Stoccolma sotto la guida di Bengt Samuelsson.
Da allora sia i rapporti personali che quelli fra i nostri laboratori sono
stati molto stretti e la sua perdita rappresenta un grande vuoto umano
e scientifico, perchè la morte lo ha colto in un momento di straordinaria
creatività.
Il contributo dei tuoi collaboratori?
Devo chiarire che il mio contributo a questo lavoro è modesto
e che i risultati che dal '93 ad oggi ci hanno così gratificato
sono il merito di giovani ricercatori che non si sono mai persi d'animo,
anche in momenti in cui sembrava che non saremmo mai riusciti a cogliere
le chiave di lettura di queste interazioni cellulari. Per esempio,
il Dott. Angelo Sala conosce in maniera profonda la farmacologia e la biochimica
degli eicosanoidi e collabora attivamente con il gruppo di Robert C Murphy
a Denver. Questa collaborazione è preziosa e ci ha permesso
di chiarire alcuni aspetti totalmente innovativi della biosintesi di LTA4,
che abbiamo recentemente pubblicato su J Biol Chem (274:28264-28269, 1999).
Inoltre, la Dott.ssa Carola Buccellati ed il Dott. Giuseppe Rossoni
hanno saputo coordinare in modo impeccabile le loro competenze di farmacologia
cellulare e cardiovascolare. Infine devo ricordare che questo lavoro è
frutto della collaborazione con il Prof. F Berti, che mi ha introdotto
nel mondo degli eicosanoidi 30 anni orsono ed il cui entusiasmo "contagioso"
non è mai venuto meno.
“Dall’Industria”
C’é
il luogo comune che in Italia si faccia poca ricerca farmaceutica. In parte
é vero, soprattutto se ci si confronta con i Paesi di riferimento;
tuttavia, ci sono realtà interessanti, dove laureati in discipline
biomediche fanno ricerca di primo livello. Con questo breve resoconto vogliamo
segnalare un esempio significativo.
DOMPE’
Il Centro Ricerche Dompé (CRD), a L’Aquila dal giugno 1993,
si sviluppa su una superficie di 13.500 metri quadrati di uffici e laboratori,
con un Auditorium della capienza di 300 persone. E’ un gruppo di circa
100 ricercatori, con competenze distribuite in Farmacologia, Biotecnologie,
Chimica e Sviluppo Farmaceutico.
Il CRD, oltre ad un impianto pilota chimico, ha ora anche un Impianto
Biotecnologico per la produzione di proteine ricombinanti per studi clinici
di Fase I/II.
Ne parliamo con il Dr. Francesco Colotta, Direttore Ricerca e Sviluppo
della Dompé.
Quali sono gli obiettivi del Centro Ricerche?
Il CRD ha il compito di sostenere la crescita interna della Dompé.
E’ nostra convinzione che gli investimenti in R&S possano, se strategicamente
ben impostati, generare un valore che è diversi multipli rispetto
all’investimento iniziale. La crescita per vie esterne è probabilmente
meno rischiosa ma potenzialmente meno remunerativa.
Quale strategia avete adottato?
Il rischio intrinseco di insuccesso di un progetto di R&S, specie
in ambito farmaceutico, è molto elevato, tanto più quando,
come nel nostro caso, non è possibile fare affidamento sui grandi
numeri. Diventa quindi vitale applicare una strategia che possa minimizzare
il rischio di insuccesso di ciascun progetto. A tal fine, ciascuna idea
o progetto vengono attentamente valutati sulla base di una serie di criteri.
Solo i progetti più convincenti vengono implementati, gli altri
non vengono considerati. I criteri di selezione sono ben noti (medical
need, analisi della competizione, fattibilità degli studi clinici,
solidità scientifica del progetto, identificazione di un target
molecolare selettivo e rilevante), e questo è il motivo per cui
nei nostri project team sin dall’inizio vengono coinvolte sia la Direzione
Medica che la Direzione Affari Regolatori.
Due criteri forse meritano un commento ulteriore. La solidità
scientifica di un progetto rappresenta un criterio ovvio, ed è per
questo che curiamo con particolare attenzione la scelta dei nostri partner
accademici, la cui reputazione scientifica internazionale incrementa di
per sé il valore del portfolio progetti.
Un ulteriore criterio di scelta è se il progetto rientra in
una delle nostre aree strategiche, aree cioè nelle quali da una
parte possiamo vantare una cultura scientifica e tecnica tale da renderci
competitivi e che dall’altra rappresentano aree nelle quali c’è
spazio dal punto di vista del medical need. Tali aree sono:
Infiammazione, Cancro e Patologie relate al Cancro.
Quali sono i progetti di R&S più significativi oggi?
Per rispondere in poche parole a questa domanda mi focalizzerei su
due progetti. Il primo riguarda una nuova classe di inibitori dell’attività
biologica della citochina IL-8. La maggioranza delle citochine sono
in genere ridondanti e quindi si prestano poco ad un approccio farmacologico,
IL-8 è invece patogenetica in alcune situazioni patologiche, e quindi
rappresenta un target molecolare selettivo e rilevante. I nostri inibitori
sono le prime ed uniche molecole chimiche semplici in grado di inibire
la trasduzione del segnale innescato da IL-8, mentre i potenziali competitors
hanno solo molecole di natura proteica (anticorpi, i cui svantaggi rispetto
a molecole organiche semplici sono ovvii), o inibitori del binding di IL-8
al suo recettore. Riteniamo che i nostri inibitori possano rappresentare
un nuovo approccio terapeutico in quelle situazioni nelle quali vi è
un danno tissutale determinato dal reclutamento di leucociti in tessuti
ischemici (infarto del miocardio, stroke ischemico, danno ischemico degli
organi trapiantati).
Il secondo progetto per noi strategico è quello relativo alla
radioimmunoterapia del carcinoma dell’ovaio. Si tratta di un progetto in
collaborazione con l’Istituto dei Tumori di Milano. Il progetto prevede
il clonaggio e la produzione di un frammento Fab di un anticorpo monoclonale
completamente umano, specificamente diretto contro un determinante di superficie
delle cellule di carcinoma dell’ovaio. I risultati ottenuti fino
ad ora e la collaborazione con l’Istituto dei Tumori credo rappresentino
ottimi motivi per investire in questo progetto.
Nel contesto di una strategia che deve tentare di equilibrare progetti
ad alto rischio con progetti meno rischiosi, vorrei inoltre menzionare
progetti a breve-medio termine per generare nuove formulazioni che possano
avere un mercato significativo, perché più convenienti per
il paziente o perché più interessanti per il medico.
R&S ha generato parecchie formulazioni in questo senso, formulazioni
che ancora oggi sostengono il listino della Dompé.
Quali sono le tecnologie sulle quali state investendo per il futuro?
R&S sta investendo in maniera significativa in due piattaforme
tecnologiche, le cui potenziali applicabilità sono molto ampie e
sono sfruttabili per patologie diverse. La prima tecnologia è quella
del clonaggio e della produzione di monoclonali completamente umani in
E. coli. E’ nostra convinzione che la generazione di anticorpi completamente
umani, che per definizione superano alcuni problemi dei monoclonali umanizzati
usati tutt’oggi, rappresenta il futuro dell’utilizzo dei monoclonali in
terapia. Le potenziali applicabilità dei monoclonali umani
sono innumerevoli, specie in campo oncologico.
La seconda tecnologia su cui stiamo investendo, peraltro con risultati
assai significativi, è quello dei liposomi. In particolare, abbiamo
generato un tipo di liposomi che è in grado di effettuare drug delivery
al follicolo pilifero. Riteniamo che questa tecnologia abbia importanti
applicabilità in campo farmaceutico, per veicolare al bulbo pilifero
principi attivi per patologie diverse. Noi siamo particolarmente focalizzati
in questo momento sulla citoprotezione del bulbo pilifero in corso di chemio-
e radioterapia.
Un commento finale
Fare R&S in un’Azienda delle nostre dimensioni vuol dire esporsi
ad un grosso rischio. Siamo però convinti che pur non potendo contare
sui grandi numeri come le multinazionali, sia possibile, con un approccio
il più possibile razionale nella scelta dei progetti e nella gestione
organizzativa, ottenere risultati significativi. E’ questa la scommessa
che la Dompé ha fatto e continua a fare. Credo che, se sapremo razionalizzare
il più possibile le grandi scelte strategiche così come le
scelte operative di tutti i giorni, insieme ad una giusta dose di buona
sorte, potremo dimostrare che la scommessa è vincente e che è
ancora possibile, anche senza l’approccio muscolare dei grandi numeri,
generare molecole con una reale applicabilità in terapia.
Decreto
relativo ai rapporti Università-SSN. Sulla G.U. n. 8 del
12.1.2000 è stato pubblicato il D.Lgs n. 517 del 21.12.99 che disciplina
i rapporti tra Servizio Sanitario Nazionale (SSN) ed Università.
Esso rivoluziona i rapporti tra le Facoltà Mediche ed il SSN. In
sintesi questi i principali punti:
a)
per un periodo transitorio di quattro anni le Aziende Ospedaliero-Universitarie
si articoleranno in due tipologie: 1) aziende ospedaliere universitarie
(attuali Policlinici Universitari a gestione diretta),
2)
aziende ospedaliere integrate (attuali presidi ospedalieri nei quali insiste
la prevalenza del Corso di laurea in Medicina e Chirurgia). Al termine
dei quattro anni si dovrà pervenire al modello unico di Aziende
Ospedaliero-Universitarie (AOU) dove, di fatto, l'incidenza e l'interferenza
delle Regioni saranno senz'altro maggiori di quanto avviene attualmente;
b)
le AOU saranno organizzate in modelli dipartimentali articolati in strutture
complesse e semplici. Il Direttore del Dipartimento è nominato dal
Direttore generale dell'Azienda di intesa con il Rettore;
c)
organi dell'Azienda sono il Direttore Generale, il Collegio sindacale e
l'Organo di indirizzo; in quest'ultimo, membro di diritto è il Preside
della Facoltà di Medicina e Chirurgia, e non potranno far parte
di esso i componenti della Facoltà di Medicina e Chirurgia né
i dipendenti dell'Azienda;
d)
il personale universitario risponde al Direttore generale sull'adempimento
dei doveri assistenziali;
e)
l'attribuzione e la revoca ai docenti universitari di incarico di direzione
di una struttura complessa è effettuata dal direttore generale d'intesa
con il Rettore e sentito il Direttore di Dipartimento;
f)
i docenti universitari sono tenuti all'opzione per l'attività assistenziale
intramuraria (definita esclusiva) o per l'attività extramuraria.
In mancanza di opzione si intenderà che il docente abbia optato
per l'attività esclusiva. L'opzione per l'attività esclusiva
può essere modificata solo in caso di mutamento dello stato giuridico
o del settore scientifico-disciplinare di appartenenza, o in corso di trasferimento
ad Ateneo di altra Regione, o in caso di cessazione di periodo di congedo
o aspettativa di durata non inferiore ad 1 anno. I docenti nominati
in ruolo successivamente all'entrata in vigore del presente decreto possono
svolgere solo attività esclusiva. L'opzione per l'attività
esclusiva è requisito necessario per l'attribuzione di incarichi
di direzione. L'opzione per l'attività extramuraria può
essere modificata ogni anno e tale attività non può essere
svolta nelle strutture accreditate con il SSN. Entro 45 giorni dall'entrata
in vigore del presente decreto i professori e i ricercatori universitari
esercitano l'opzione.
g)
Gli incarichi di natura professionale e quelli di direzione attribuiti
ai docenti universitari sono sottoposti a valutazioni e verifiche;
il Direttore generale può sospendere i docenti dagli incarichi assistenziali;
Come
si evince da alcuni punti del presente decreto, esso modifica sostanzialmente
i rapporti tra l'Università e il SSN e soprattutto lede lo stato
giuridico dei professori e ricercatori delle Facoltà mediche italiane.
Regolamento
sull'autonomia didattica degli Atenei. E' stato pubblicato sulla
G.U. n. 2 del 4.1.2000 il D.M. n. 509 del 3.11.99 concernente il regolamento
sull'autonomia didattica degli Atenei. Esso detta disposizioni concernenti
i criteri generali per l'ordinamento degli studi universitari e determina
la tipologia dei titoli di studio; in base ad esso le Università
con propri regolamenti didattici disciplineranno i propri corsi di studio.
In
particolare l'art. 3 stabilisce che le Università rilasciano: la
laurea (1° livello) e la laurea specialistica (2° livello), il
diploma di specializzazione, il dottorato di ricerca e il master di 1°
e 2° livello.
Per
la laurea sono richiesti 180 crediti avendo fissato in 60 crediti l'impegno
annuo di uno studente (ogni credito equivale a 25 ore di lavoro); per la
laurea specialistica 300 crediti compresi quelli già acquisiti dallo
studente e riconosciuti validi; per il diploma di specializzazione tra
300 e 360 crediti; per il master almeno 60 crediti oltre la laurea
e la laurea specialistica.
I
corsi di studio dello stesso livello e con gli stessi obiettivi formativi
sono raggruppati in classi che sono individuate da uno o più decreti
ministeriali.
Per
l'ammissione ad un corso di laurea occorre il diploma di scuola secondaria
superiore, ad un corso di laurea specialistica la laurea, ad un corso di
specializzazione almeno la laurea, ad un corso di dottorato la laurea specialistica.
Particolare
importanza assumono i regolamenti didattici di Ateneo che dovranno concretizzare
le linee di principio di questo regolamento nei diversi ordinamenti didattici.
Le Università dovranno adeguare i loro ordinamenti didattici al
presente regolamento entro 18 mesi dalla pubblicazione nella G.U. del decreto
ministeriale che individua le classi dei corsi di studio. Molte altre
novità sono contenute in questo regolamento, ma per motivi di spazio
non è possibile segnalarle. Per il testo completo si rimanda
al sito internet del MURST (
www.murst.it)
Cofinanziamento.
Con il D.M. n. 10 del 13.1.2000 è stata bandita la selezione per
il cofinanziamento dei programmi di ricerca di rilevante interesse nazionale.
Con il D.M. n. 11 di pari data è stata bandita la selezione per
le richieste di cofinanziamento dei centri di eccellenza della ricerca.
Entrambi i bandi di selezione scadono il 31 marzo 2000. Il testo di ogni
decreto è consultabile sul sito internet del MURST.
Relazione sul Censimento dei Soci SIF che svolgono
Attività nei Comitati Etici
Nell’ambito degli obiettivi prioritari definiti dal Prof. Cuomo a seguito
della Sua elezione a Presidente della SIF, al punto 4 veniva identificato
un “Programma di aggiornamento/confronto per i Soci membri di Comitati
Etici” da svolgersi in collaborazione con la Sezione Clinica e sulla base
del documento: “ Il ruolo del farmacologo nei Comitati Etici”.
Per questo motivo a settembre del 1999 tutti i soci SIF hanno ricevuto
una lettera a firma Prof. Cuomo, volta a censire i Soci che svolgono attività
nei CE o che in futuro ne faranno parte.
Al questionario hanno risposto 88 Soci di cui 70 appartenenti ad uno
o più Comitati Etici. Per quanto riguarda il titolo di studio
la laurea più frequente è quella in Medicina e Chirurgia
(66/88) mentre in merito alla posizione accademica 42/88 risultano essere
Professore Ordinario, 30 Professore Associato ed 11 Ricercatore; hanno
risposto anche 2 Consulenti, 1 Dottorando ed 1 Direttore Medico di Azienda
Farmaceutica; in un caso la posizione non è nota.
Se si analizzano le risposte dei 70 Soci che fanno parte dei CE, si
osserva una loro distribuzione piuttosto omogenea sotto il profilo territoriale:
30 al Nord, 23 al Centro e 17 al Sud ed Isole. In 14/62 casi, il Socio
svolge attività di Presidente di CE ed in 2 casi di Vice Presidente.
In qualche caso inoltre il Socio è presente in più CE
fino ad un massimo di 4 Comitati.
Tutti hanno accolto con favore l’idea di partecipare ad un progetto
che consenta di condividere le esperienze personali nei CE e di porre le
basi per una strategia di comportamento omogeneo.
Per questo motivo, in accordo alla SSFA, la SIF Clinica sta programmando
un primo incontro che dovrebbe aver luogo nei prossimi mesi.
Nicola Braggio
Farmacovigilanza
Il sito web: www.farmacovigilanza.org
viene continuamente aggiornato. Si segnala che sul sito sono presenti sezioni
specialistiche su “Fitovigilanza” (reazioni avverse da erbe medicinali)
e su “SOS droga” (tossicità conseguente uso e abuso di droghe).
Il
D. Lgs. n.297/99 - che riordina la normativa riguardante il sostegno della
ricerca scientifica e tecnologica - prevede alcune interessanti norme riguardanti
il mondo universitario. I regolamenti attuativi sono di imminente
pubblicazione.
Art.
2. Soggetti ammissibili:
d)
Società, consorzi e società consortili comunque costituite,
con partecipazione ... università, enti di ricerca, ENEA, ASI, società
di assicurazione, banche ...
e)
Società di recente costituzione ovvero da costituire, finalizzate
all'utilizzazione industriale dei risultati della ricerca, ... con la partecipazione
azionaria o il concorso, o comunque con il relativo impegno di tutti o
alcuni tra i seguenti soggetti:
1)
professori e ricercatori universitari, personale di ricerca dipendente
da enti di ricerca, ENEA e ASI, nonché dottorandi di ricerca e titolari
di assegni di ricerca ...
Art.
3. Attività finanziabili:
c)
Interventi di sostegno all’occupazione nella ricerca industriale, come
definita ai sensi dell’articolo 1, comma 2, alla mobilità temporanea
dei ricercatori e alla connessa diffusione delle tecnologie:
1)
le assunzioni di titolari di diploma universitario, di diploma di laurea,
di specializzazione e di dottorato di ricerca per avviamento ad attività
di ricerca, da parte di soggetti industriali e assimilati;
2)
i distacchi temporanei di cui al comma 2;
3)
l’alta formazione di ricercatori e tecnici di ricerca operanti nel settore
industriale;
4)
l’assunzione, da parte di soggetti industriali e assimilati, di oneri relativi
a borse di studio concesse per la frequenza a corsi di dottorato di ricerca,
nel caso il relativo programma di ricerca sia concordato con il medesimo
soggetto industriale o assimilato;
d)
Interventi di sostegno ad infrastrutture, strutture e servizi per la ricerca
industriale, come definita ai sensi dell’articolo 1, comma 2, e per la
diffusione delle tecnologie:
2)
il personale di ricerca, dipendente da enti di ricerca, ENEA, ASI, nonché
i professori e i ricercatori universitari, possono essere temporaneamente
distaccati, ai sensi del presente comma, presso soggetti industriali e
assimilati, con priorità per piccole e medie imprese nonché
presso i soggetti assimilati in fase d’avvio e le iniziative economiche
di cui al comma 1, lettera b), numero 1), su richiesta degli stessi soggetti
e previo assenso dell’interessato, per un periodo non superiore a quattro
anni, rinnovabile una sola volta. Il personale distaccato mantiene il rapporto
di lavoro con il soggetto da cui dipende e l’annesso trattamento economico
e contributivo. Il servizio prestato durante il periodo di distacco costituisce
titolo valutabile per le valutazioni comparative per la copertura di posti
vacanti di professore universitario e per l’accesso alle fasce superiori
del personale di ricerca degli enti. Il distacco avviene sulla base di
intese tra le parti che regolano le funzioni, le modalità di inserimento
e l’attribuzione di un compenso aggiuntivo da parte del destinatario. Le
università e gli enti di ricerca, nell’ambito della programmazione
del personale, l’ENEA, l’ASI, possono ricevere contributi a valere sul
Fondo di cui all’articolo 5, per assunzioni a termine in sostituzione del
personale distaccato
-
Società Italiana per lo Studio dell'Arteriosclerosi (SISA).
Il Prof. Cesare Sirtori è stato rieletto Presidente per il
biennio (1999-2001). La SISA ha di recente raggiunto gli 800 Soci.
I migliori auguri di buon lavoro al Prof Sirtori.
-
Corso di Diploma Universitario di Informatori Medico-Scientifici.
Inaugurato lo scorso 17 dicembre a Napoli ed attivato anche a Pisa, è
un corso di 3 anni con l’obiettivo di formare studenti con la preparazione
più appropriata per svolgere l’attività di Informatori Medico-Scientifici.
Per informazioni rivolgersi ai coordinatori dei Corsi: Prof. Mario Del
Tacca (Pisa), tel. 050-830148; e-mail: m.deltacca@do.med.unipi.it.
Prof. Liberato Berrino (Napoli) - tel. 081-5665890; e-mail: liberato.berrino@unina2.it
-
Comitato Etico Nazionale. Sulla G.U. n. 21 del 27 gennaio
2000 è riportato il D.M. 23 novembre 1999 riguardante ‘’Composizione
e determinazione delle funzioni del Comitato Etico Nazionale per
le sperimentazioni cliniche dei medicinali’’ ai sensi del D. Lgs
n. 229 del 19 giugno 1998.
-
Orphan Drugs. Dopo anni di discussione è stato finalmente
approvato dal Parlamento Europeo il regolamento sui medicinali orfani.
E’ già attivata la prima “calls of proposal” con scadenza prevista
il 15 marzo.
-
Ufficio Stampa SIF. Attivato dal 1 gennaio 2000 presso l'agenzia
''Intermedia'' in grado di accedere rapidamente a tutte le fonti
di informazione e di trasmettere le proprie notizie alle principali reti
informative (ANSA, ADN-KRONOS, REUTER etc). Ogni mese Intermedia
preparerà uno o più comunicati-stampa da distribuire
ai media su argomenti di attualità suggeriti dalla SIF. Inoltre,
Intermedia si impegna ad intervenire con comunicati stampa ogni volta
che argomenti scientifici d’interesse SIF siano oggetto di cronaca.
-
Epharnet. La rete informatica dei farmacologi europei. Possibile
inserire i propri dati oltre che gli interessi scientifici e didattici.
Mancano i farmacologi italiani! Per informazioni: Prof. Guido Fumagalli.
E-mail: gfumagalli@sfm.univr.it
-
Premi Aventis. La SIF e la Fondazione Aventis bandiscono due premi
di L. 10.000.000 ciascuno per Progetti di Ricerca Farmacologica nei Settori
dell’Immunologia e della Reumatologia riservati a Soci SIF di età
inferiore a 35 anni. Le domande devono essere inviate alla segreteria
SIF entro il 10 maggio 2000.
-
Premi Searle. La SIF e la Searle Farmaceutici bandiscono due premi
di Lit. 12.000.000 ciascuno, uno per un Progetto di Ricerca su Nuovi Approcci
Farmacologici alla Terapia dell’Infiammazione e l’altro per un Progetto
di Ricerca di Farmacologia Clinica sulla caratterizzazione del ruolo degli
isoenzimi della cicloossigenasi nella patologia infiammatoria-reumatologica.
Reumatologia, riservati a Soci SIF di età inferiore a 35 anni. Le
domande devono essere inviate alla segreteria SIF entro il 10 maggio 2000.
-
Premio PHARMACOLOGICAL RESEARCH ‘’Maurizio Soma’’. SIF bandisce
tre premi di Lire 1.000.000 (un milione) ciascuno per i migliori lavori
pubblicati su Pharmacological Research nel 1999 da soci SIF di età
inferiore ai 35 anni. I termini scadono il 31 dicembre 2000.
-
Contributo viaggio. Per laureati da non più di 6 anni,
non strutturati, che vogliono soggiornare presso laboratori stranieri,
per brevi periodi. Le richieste possono essere ripetute, purchè
sia intercorso un periodo di 2 anni. Le domande vanno inviate
alla Segreteria della SIF, entro il 30 giugno e il 31 dicembre di ciascun
anno.
Sono
stati recentemente approvati i seguenti (domande presentate entro fine
dicembre): Roberto Canaparo, Serena Carra, Fulvio D’Acquisto, Luca gallelli,
Natascia Giuffrida.
-
Borse di Ricerca. La SIF bandisce, per il 2000, tre borse di studio
dell'importo di Lit. 10.000.000 ciascuna a favore di soci SIF di età
inferiore a 35 anni che intendano svolgere ricerche farmacologiche in laboratori
esteri. Le domande devono essere inviate alla segreteria SIF entro
il 31 marzo 2000.
-
I Fondi per la Ricerca Sanitaria per il 2000 saranno di 540 miliardi
di Lire, 40 in più rispetto al 1999.
-
Sito SIF. Il nuovo sito è stato attivato: http://farmacologiaSIF.unito.it
-
Assemblea Annuale SIF. Si terrà a Pisa il 15
maggio 2000.
Ristrutturazione
in corso al CNR
Gian Luigi Gessa
Membro del Comitato di Consulenza Scientifica del CNR
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) si trova in uno
stato avanzato di riordino e sviluppo, e se da un lato intende proseguire
la lunga tradizione di finanziamento di progetti finalizzati al miglioramento
della salute pubblica e della qualità della vita della popolazione,
dall’altro ha necessità di snellire le procedure burocratiche e
di limitare la frammentazione degli organi di ricerca. In quest’ottica
il Comitato di Consulenza Scientifica del CNR ha proposto di privilegiare
quelle attività caratterizzate da uno sviluppo scientifico e tecnologico
rapido, i cui obiettivi fossero chiaramente identificabili a breve-medio
termine e i cui prodotti attesi fossero altrettanto facilmente misurabili.
Le proposte operative sono state costruite attorno a specifici progetti
chiave scelti con il chiaro intento di favorire la competitività
del nostro paese in tema di ricerca e sviluppo e di migliorare la qualità
della vita dei suoi abitanti. I progetti chiave sono focalizzati su esigenze
di sviluppo socioeconomico con un occhio di riguardo alle esigenze di mercato
in aree come il miglioramento degli alimenti, il controllo delle malattie,
lo studio della attività cellulare, lo sviluppo della agricoltura
e degli allevamenti (di terra e di mare), e del raggiungimento di una più
sana età avanzata. Non appare infatti più prescindibile la
necessità di operare secondo logiche di mercato che possano convertire
i risultati attesi in prodotti di ricchezza che consentano al CNR di agire
come soggetto imprenditoriale, autonomo e innovativo nel panorama italiano
ed europeo. Questa capacità dipende in gran parte dalla misura in
cui si riuscirà a favorire l’interazione tra i diversi progetti
/ gruppi ed, in tal senso, è fortemente supportata la fusione tra
preesistenti Istituti o Centri di Studio per la costituzione di Istituti
Nazionali, di cui quello di Vulcanologia e quello di Neuroscienze sono
un primo esempio.
Infine il supporto ad iniziative quali finanziamenti per le infrastrutture,
la disseminazione dei risultati e il training del personale, nonché
le interazioni con le piccole e medie imprese o comunque con fonti di finanziamento
esterno, considerati complementari allo sviluppo della ricerca dovranno
essere supportati secondo quanto previsto nei nuovi regolamenti del CNR.
2000
-
3 marzo, Milano. Parco Scientifico San Raffaele, via Olgettina 58,
Milano. I° Convegno Monotematico SIF. Nocicettina ed il recettore ORL-1:
prospettive terapeutiche.
Per informazioni:
Dr.ssa R. Bertorelli, Centro Ricerche Schering-Plough,
Via Olgettina, 58, Milano Tel. 02-21219216, Fax 02-21219253
(rosalia.bertorelli@spcorp.com)
o Dr. G. Calò, Università di Ferrara, Via Fossato di Mortara,
17, Ferrara Tel 0532-291221, Fax 0532- 291205 (g.calo@unife.it).
- 10-11 marzo, Bari, Workshop 2000.
Emerging Development in Ion Channel Involvement in Muscular and Cardiac
Hereditary Diseases: from Gene Dysfunction To Pharmacological Therapy.
Per informazioni:
Prof. D. Conte Camerino. Tel and fax: 080-5442801
(conte@farmbiol.uniba.it)
- 12-18 marzo, Tutta Italia. Brain
Awareness Week. Settimana dedicata alla diffusione di “cultura scientifica”
sulle neuroscienze. Previsti numerosi
eventi.
Per informazioni:
Prof Gennaro Schettini, E-mail: schettini@ermes.cba.unige.it
oppure sito SINS, http://users.unimi.it/endomi/SINS/
- 31 marzo, Padova. II° Convegno
Monotematico SIF. Fattori endogeni, farmaci e rimodellamento cardiovascolare
Per informazioni:
Prof. Sisto Luciani, Dip. Farmacol. e Anestesiologia,
L.go Meneghetti 2, 35131 Padova; E-mail: luciani@ux1.unipd.it
- 11 aprile, Milano, Università
Statale, via Festa del Perdono. I° Corso sui brevetti
e proprietà intellettuale. Il primo di una serie di
corsi del gruppo di lavoro CRUI-Farmindustria.
Per informazioni:
Dr Andrea Pulazzini:, ThinkTank, Via Mellerio,
3 20123 Milano. Tel. 02-86465015. Fax 02-86465017; Email: aptt@iol.it
- 27 maggio, Napoli. III°
Convegno Monotematico SIF. Cannabis e recettori per i cannabinoidi.
Per informazioni:
Dr. Angelo A. Izzo, Dip. Farmacol. Sperimentale,
Via Montesano 49, 80131 Napoli. Tel.: 081-7486432 (439); E-mail:
aaizza@unina.it
-
7-10 giugno, Cagliari. XII Congresso della Società Italiana
di Neuropsicofarmacologia: La Neuropsicofarmacologia nel terzo millennio:
un tributo a Gian Luigi Gessa
Per
informazioni: Segreteria Organizzativa Corsi & Congressi - Via Ghibli,
8 - 09126 Cagliari.
- 24-28 Giugno, Brighton. Forum of European Neuroscience
(FENS 2000).
Per informazioni:
Intermarket, tel 01273 325315; Fax 01273 323882; E-mail: intermkt@pavilion.co.uk
-
10-14 luglio, Stresa, Lago Maggiore. MDO2000 (13th International
Symposium on Microsomes and Drug Oxidations).
Per
informazioni: Prof. F. de Matteis, Farmacologia - Via Pietro Giuria, 13
- Università di Torino.
Oppure:
Dr. M. Di Paolo c/o M.A.F. Servizi, Torino
-
15-20 luglio, Firenze. VII World Conference on Clinical Pharmacology
and Therapeutics (CPT2000)
Il
Congresso Mondiale di Farmacologia Clinica e Terapia è il risultato
della collaborazione fra lo IUPHAR, Division of Clinical Pharmacology,
e l’European Association for Clinical Pharmacology and Therapy (EACPT).
Per informazioni: Prof. Giampaolo Velo, Istituto di Farmacologia -
Policlinico Borgo Roma - 37134 Verona.
Tel.:
045-500408/8074899 - Fax: 045-581111 - E-mail:
gpvelo@farma.univr.it
- 21-23 settembre,Verona. European Society of Pharmacovigilance.
8th Annual Meeting
Per informazioni:
Scientific secretariat. Tel: 045-8098611, 045-8074244;
Fax: 045-581111; E-mail:
esop@sfm.univr.it;
Web site:
www.sfm.univr.it/esop
- 2-4 ottobre, Certosa di Pontignano, Siena. IV Seminario
Nazionale per Dottorandi in Farmacologia e Scienze Affini.
Per informazioni: Prof. Giampietro Sgaragli, 0577-41255; 0577-48724
Fax: 0577-7281928 E-mail:
farmacologia@unisi.it.
Web site.
http://www.unisi.it
- 18-21 dicembre, Birmingham. Joint Meeting of the British
and Italian Pharmacological Societies.
Per informazioni:
Ms Pamela Dale, BPS Office, London; Tel.: 0044 171 4170111;
E-mail: pd@bphs.org.uk
Errata Corrige
Nel numero di dicembre della Lettera della SIF, è stato erroneamente
riportato il nome di battesimo del Prof. Velo. Il Prof. Velo si chiama
Giampaolo e non Giancarlo. Inoltre abbiamo scritto che è Presidente
dell’EACPT, mentre invece è Chairman. Ci scusiamo dell’inconveniente.
SIF - Società Italiana
di Farmacologia
CONSIGLIO DIRETTIVO
Presidente: Vincenzo Cuomo
Consiglieri: Pier Luigi Canonico, Giorgio Cantelli Forti, Walter
Fratta, Giovanni Gaviraghi, Carlo Riccardi, Francesco Rossi, Cesare Sirtori
Segretario: Alessandro Mugelli
Past President: Giancarlo Pepeu
Sede del
Segretario:
Dip. Farmacologia - Viale Pieraccini 6, 50139 FIRENZE
Tel: (055) 4271264 - Fax: (055) 4271265/80
E-mail: mugelli@pharm.unifi.it
Segreteria Organizzativa:
Viale Abruzzi 32, 20131 Milano
Tel: (02) 29520311/29513303 - Fax: (02) 29520179
E-mail: sifcese@comm2000.it
Comitato di redazione: Vincenzo Cuomo, Alessandro Mugelli, Francesco
Rossi
Direttore responsabile: Ennio Ongini