Lettera della SIF
ANNO I N°2 Marzo 1998
Periodico della Società Italiana di Farmacologia
- fondata nel 1939
Riconosciuta con D.M. del MURST del 02/01/1996
Iscritta Tribunale di Milano N. 1489 Vol. 62 pag. 459
C.F.: 97053420150 - P.I.: 11453180157
SOMMARIO
Cari Soci,
prima di tutto ritengo di dovervi informare sulla Assemblea dei Soci,
tenuta a Roma il 16 Dicembre u.s. in quanto, comprensibilmente, in un momento
di ristrettezze economiche, la vostra partecipazione è stata limitata.
Si trattava infatti di una riunione di carattere prevalentemente amministrativo
per adempiere all'obbligo di approvare i bilanci consuntivo e preventivo
entro l'anno. Abbiamo cercato di renderla piu' interessante inserendo alcune
relazioni su temi di interesse generale. Così, dopo l'Assemblea,
vi sono state brevi relazioni dei Consiglieri: Ongini sulle prospettive
per la ricerca farmaceutica in Italia, Sirtori sulle nuove normative di
legge in Farmacologia Clinica e Cantelli Forti sulle discipline farmacologiche
nel Corso di Laurea in Biotecnologie. Tutti e tre gli argomenti sono di
grande rilevanza per la creazione di posti di lavoro per giovani farmacologi
e per lo sviluppo della nostra disciplina.
Più di 100 soci erano presenti in rappresentanza di quasi tutte
le sedi universitarie e di laboratori dell'industria. Essi hanno dato luogo
ad una riunione vivace e costruttiva in una atmosfera molto amichevole.
Nella relazione ho elencato l'attività svolta dal Congresso di Bari
ad oggi ma, soprattutto, ho messo in evidenza i problemi con i quali i
farmacologi si confrontano quotidianamente e la necessità che la
SIF trovi il modo di far sentire di più la voce dei suoi soci nell'ormai
quotidiano dibattito che circonda l'uso dei farmaci, nella trasformazione
che investe corsi di laurea e quindi l'insegnamento delle discipline farmacologiche,
nella politica dei finanziamenti per la ricerca. Nella discussione seguita
alla relazione, diversi soci hanno chiesto una maggior presenza e visibilità
della SIF su tutti gli aspetti del farmaco nel Paese. Tuttavia non è
facile, con le limitate risorse economiche della Società, dedicate
in buona parte ai
contributi per i giovani ricercatori, trovare il modo
di aver accesso alla grande informazione. Per esempio, la presa di posizione
della SIF sulla necessità di una sperimentazione controllata sulla
"terapia Di Bella", da me inviata a molti quotidiani, all'inizio della
vicenda, è stata pubblicata solo da 3 o 4 giornali e non dai due
maggiori: in questo campo sarà benvenuto qualunque suggerimento
o aiuto offerto dai soci.
Buona parte della giornata è stata dedicata ai problemi dell'insegnamento
della Farmacologia Clinica: se, da un lato, comincia lentamente a crescere
il numero delle strutture sanitarie che creano posti per farmacologi clinici,
dall'altro il Ministero della Sanità ha assegnato un solo posto
per sede alle Scuole di Specializzazione in Farmacologia, indirizzo Farmacologia
Clinica compromettendone la vitalità e creando l'assurda situazione
di decine di docenti in ogni sede impegnati per un solo allievo.
Ma non è questo l'unico motivo di preoccupazione sul quale richiamare
l'attenzione dei soci. Se da un lato Ongini, con la sua relazione e gli
esempi riportati nei numeri della Lettera SIF, ci dimostra risultati significativi
della ricerca farmacologica nell'industria, dall'altro stiamo assistendo,
in questi mesi, alla progressiva crisi dei laboratori di ricerca di Nerviano,
già Farmitalia Carlo Erba ed ora Pharmacia-Upjohn. Si tratta dello
smantellamento di un grosso, storico nucleo di ricercatori che avevano
un importante ruolo nel panorama italiano e non possiamo non esserne dispiaciuti.
Sono motivo di preoccupazione le assegnazioni dei fondi per la ricerca
che, per intenderci, definiamo ex 40%. Dobbiamo dar atto che i responsabili
dei progetti finanziati sono fra i più brillanti ricercatori della
Farmacologia Italiana, tuttavia è possibile che solo 5 gruppi abbiano
superato un vaglio diventato improvvisamente così difficile e che
il finanziamento da loro ricevuto risulti pertanto inferiore a quello che
veniva in passato assegnato alla ricerca farmacologica nell'Università
con i vecchi meccanismi? Da un lato, una volta di più, va rilevata
l'esiguità della somma stanziata dallo Stato per la ricerca biomedica,
dall'altro sorge qualche dubbio sulla scelta dei valutatori. Ma bisogna
concludere con una nota ottimistica: guardate un numero di Dicembre del
British Journal of Pharmacology, il giornale internazionale di farmacologia
a più alto impatto, ben tre lavori di gruppi italiani!
Buon lavoro e cordiali saluti.
Il Presidente
Giancarlo Pepeu
In
Italia ci sono gruppi di ricerca che ottengono risultati di alta qualità.
Talvolta, questi sono riconosciuti più a livello internazionale
che nazionale: con questa rubrica vogliamo portare all’attenzione alcuni
esempi, prendendo spunto da pubblicazioni recenti.
Si
prega, pertanto, di segnalare alla segreteria della SIF i lavori accettati
per pubblicazione da riviste di elevato “impact factor”.
“Dall’Università”
Bezzi P., Carmignoto G., Pasti L., Vesce S., Rossi D., Lodi Rizzini B.,
Pozzan T. & Volterra A.
Prostaglandins stimulate calcium-dependent glutamate release in astrocytes.
Nature 391: 281-285, 1998
Ne parliamo con Andrea Volterra, dell'Istituto di Scienze Farmacologiche,
Facoltà di Farmacia, Milano.
Un breve commento sui risultati
Abbiamo osservato che la co-attivazione dei recettori metabotropici
ed AMPA del glutammato (GluR) presenti sugli astrociti causa un rilascio
di glutammato dagli astrociti stessi, in grado di attivare i GluR delle
cellule neuronali circostanti. Il processo di rilascio Ca2+
dipendente, sensibile alla tossina tetanica (un bloccante dell'esocitosi)
e non coinvolge i trasportatori del glutammato. Un evento critico per la
liberazione del glutammato è l'attivazione, da parte dei GluR, della
cascata dell'acido arachidonico e la produzione di prostaglandine, in particolare
di PGE2. Difatti è la PGE2 a indurre, con meccanismo ancora da esplorare,
l'aumento di Ca2+ intracellulare che scatena il rilascio di
glutammato.
Quali sono gli aspetti innovativi di questo studio?
Un numero crescente di evidenze indica che tra neuroni ed astrociti
esiste un coupling funzionale più stretto di quanto finora
ritenuto. Il nostro lavoro fornisce la prima dimostrazione diretta in
situ che esiste una continuità di comunicazione bidirezionale
tra neuroni ed astrociti mediata dal glutammato. Inoltre dimostra che non
solo i neuroni ma anche le cellule gliali posseggono un meccanismo regolato
di rilascio di neurotrasmettitore e ne chiarisce alcuni steps.
Quali implicazioni possono trarsi da questo studio?
Penso che vi siano all'orizzonte importanti implicazioni sia per la
neurotrasmissione eccitatoria fisiologica che per le sue alterazioni patologiche.
Difatti, il rilascio di glutammato dagli astrociti attiva i GluR dei neuroni
circostanti modificandone il livello di Ca2+ intracellulare
e, verosimilmente, il potenziale di membrana. Questo input di origine gliale
andrà quindi a sommarsi, con una sua specifica sequenza spazio-temporale,
all'attivazione sinaptica classica dei GluR. Da oggi sembra dunque plausibile
pensare il circuito sinaptico (comprese le sue proprietà plastiche,
come la LTP e la LTD) ampliato anche gli astrociti.
Viene inoltre ad evidenziarsi una componente nuova di rilascio del
glutammato, la quale potrebbe contribuire all'iperstimolazione eccitotossica
dei GluR neuronali quando si abbiano disfunzioni della trasmissione glutammatergica.
E' interessante notare che i mediatori responsabili di questo rilascio,
le prostaglandine, sono tra i segnali che vengono amplificati nei processi
infiammatori cerebrali.
In quali tipi di patologie potrebbe giocare un ruolo questo meccanismo?
Noi stiamo indagando in primo luogo le patologie in cui vi è
evidenza sia di disfunzioni glutamatergiche sia di processi infiammatori.
Penso innanzitutto alla ischemia cerebrale. Ma potrebbe esservi un ruolo
anche nella modulazione della trasmissione del dolore e in alcuni tipi
di demenze. Resta da comprendere, per esempio, l'apparente azione benefica
degli antiinfiammatori nonsteroidei nel morbo di Alzheimer.
Vi potrebbero essere dei risvolti terapeutici?
Lo ritengo probabile. Tra l'altro, abbiamo dei mezzi farmacologici
d'indagine assai promettenti per cominciare a rispondere a questa domanda
su modelli sperimentali. Infatti, nella cascata da noi identificata, vi
sono diversi targets aggredibili farmacologicamente in modo piuttosto selettivo:
per esempio i recettori AMPA e metabotropici del glutammato e le ciclossigenasi
coinvolte nella sintesi delle prostaglandine.
“Dall’Industria”
Il
Centro Ricerche Sanofi Midy
Il Centro Ricerche Sanofi Midy di Milano è, già negli
anni ottanta, una unità funzionalmente integrata nell'organizzazione
internazionale R & D del Gruppo (oltre 2600 ricercatori, 8 sedi
nell'Europa continentale, una nel Regno Unito ed una negli U.S.A.). I circa
60 addetti del Centro sono impegnati in attività precliniche, fornendo
anche servizi (chimica analitica e documentazione con gestione della biblioteca)
alla società Sanofi Winthrop, di cui fanno parte a tutti gli effetti
organizzativi e legali. Il dottor Luciano Manara, che ha gestito il Centro
sin dagli anni ottanta, ci accenna alcuni aspetti rappresentativi della
consolidata operatività della ricerca Sanofi in Italia.
Sanofi ha fiducia nella ricerca italiana
Il rapporto fiduciale con i responsabili R & D della casa
madre, si è concretato nell'avallo e nel sostegno ad impegnative
iniziative dei ricercatori di Milano, quali quella che li vede in posizione
d'avanguardia nel settore dei recettori b3-adrenergici, con la realizzazione
di agonisti attualmente fra i piu' avanzati in sperimentazione clinica
e dei primi antagonisti selettivi (1). Gli impieghi terapeutici più
convenzionali previsti per gli agonisti b3 sono l'obesità
ed il diabete di tipo 2; in entrambe le patologie è in atto la sperimentazione
clinica del prodotto leader SR 58611A, cui - grazie a convincenti dati
preclinici ottenuti da un'equipe di colleghi Sanofi d'oltralpe. La FDA
ha concesso anche l'IND per un trial in soggetti depressi.
Come si integra l'attività del centro di Milano nella ricerca
del Gruppo?
Ovviamente il sostegno delle altre equipe di Sanofi è indispensabile,
soprattutto per lo sviluppo, in particolare del progetto b3 adrenergici.
Ma, reciprocamente, i ricercatori milanesi svolgono ruoli primari nel contribuire
a progetti concepiti e coordinati in altre sedi della ricerca Sanofi. Così,
da un lato i farmacologi e i biochimici di Milano forniscono un apporto
sostanziale alle ricerche sugli antagonisti dei neuropeptidi (2), settore
in cui la leadership di Sanofi è riconosciuta; d'altro canto i chimici
milanesi hanno all'attivo la sintesi di SR 57746, prodotto neuroprotettivo
(3), che vanta già risultati clinici preliminari più che
incoraggianti nella sclerosi laterale amiotrofica, in cui ora è
oggetto di ulteriore sperimentazione anche negli U.S.A. Tutto questo attesta,
oltre la fiducia goduta dai vertici di Sanofi, i vantaggi del Centro di
Milano, della sua piena integrazione con le altre sedi di ricerca, con
le quali realizza quotidianamente esemplari sinergie.
Quali sono i punti di forza del team di ricerca italiano?
L'ottima posizione maturata in seno al gruppo del Centro di Milano
è fondata, in primo luogo, sulle sue indiscusse competenze, in parte
esclusive. L'equipe di Medicinal Chemistry vanta particolare esperienza,
avendo fra le prime insistito per la risoluzione di tutti i composti chirali,
indirizzo oggigiorno riconosciuto come indispensabile nello stabilire relazioni
struttura-attività.
In farmacologia si è molto investito in modelli in vivo originali
nei roditori, mutuati da quelli nei grossi animali della fisiologia e della
stessa clinica (elettromiografia e manometria intestinali); un denominatore
comune è l'elevata informatizzazione delle metodologie in vivo
e in vitro (organi isolati): questi ultimi, pur restando di per se un fecondo
ed insostituibile strumento di ricerca industriale, sono stati attualizzati,
grazie al recente avvio di una collaborazione con l'Ospedale San Raffaele
di Milano (2), con il ricorso ai tessuti umani. Tali tessuti consentono
un indispensabile raffronto dei dati da essi ottenuti (recettori nativi)
con quelli derivanti da cellule eterologhe esprimenti recettori umani,
odiernamente in genere preferite nella fase di screening. Il Centro di
Milano ha altresì una tradizione di proficue collaborazioni con
università nazionali ed estere, ciò traducendosi costantemente
in un sostanziale valore aggiunto a beneficio della ricerca Sanofi
nel suo insieme.
Infine la convivenza con i non ricercatori nella sede della Società
Farmaceutica Sanofi Winthrop, con la quale avviene uno scambio di servizi,
è ulteriore richiamo alla natura finalizzata industriale dell'impegno
di ricerca e quindi alla quotidiana verifica della concretezza del nostro
operato.
1) Manara L., Badone D., Baroni M., Boccardi G., Cecchi R., Croci T.,
Giudici A., Guzzi U., Landi M & Le Fur G. Functional identification
of rat atypical beta-adrenoceptors by the first beta 3 selective antagonist,
aryloxypropanolaminotetralins. Br. J. Pharmacol. 117: 435-442, 1996
2) Croci T., Aureggi G., Manara L., Edmonds-Alt X., Maffrand J. P.,
Le Fur G., Mukenge S. & Ferla G. Functional neurotensin and tachykinin
NK2-receptors in human colon strips. Gastroenterology 112: A716, 1997
3) Fournier J., Steinberg R., Gauthier T., Keane P. E., Guzzi U., Coud
F.X., Bougalt I., Maffrand J.P., Soubri P.& Le Fur G. Protective effects
of SR 57746A in central and peripheral models of neurodegenerative disorders
in rodents and primates. Neuroscience 55: 629-641, 1993
COFINANZIAMENTO DEL MURST PER PROGRAMMI DI RICERCA SCIENTIFICA DI
RILEVANTE INTERESSE NAZIONALE-1998
- Termine di presentazione della domanda: 30 aprile
1998
- La selezione e la presentazione delle proposte
di finanziamento saranno presentate da parte della Commissione di garanzia
entro il 30 settembre 1998.
Principali innovazioni:
- stanziamento disponibile per il cofinanziamento
superiore a quello definito per il 1997;
- aumento della quota di cofinanziamento: pari al
50% del costo totale ammissibile per i programmi intrauniversitari e al
70% per quelli interuniversitari;
- possibilità di partecipare, per ogni bando
annuale, ad un nuovo programma di ricerca, anche se vi è stato cofinanziamento
nel precedente bando;
- obbligo di presentare le domande, con procedura
informatizzata, anche in lingua inglese.
AUTONOMIA DIDATTICA E INNOVAZIONE DEI CORSI DI STUDIO DI LIVELLO
UNIVERSITARIO E POST-UNIVERSITARIO
Il gruppo di lavoro ministeriale nominato con il compito di formulare
proposte al Ministro del MURST in tema di "autonomia didattica" ha completato
la prima fase dei lavori con un rapporto finale (ultima stesura a cura
di Guido Martinotti) che propone sostanziali innovazioni dell'attuale ordinamento
didattico universitario basandosi sui seguenti principi organizzativi generali
e sulle seguenti linee di intervento:
Principi organizzativi generali
- Contrattualità del rapporto studenti-ateneo
- Differenziazione competitiva tra gli atenei
- Pluralità dell'offerta formativa
- Flessibilità curriculare
- Mobilità delle risorse umane
- Accreditamento dei corsi di studio
- Appoggio alla innovatività bottom up
- Adozione dei crediti educativi
- Adozione dei sistemi valutativi
- Trasparenza nell'indirizzamento del sistema
Principali linee di intervento
- I crediti didattici nel sistema universitario
- Struttura dell'ordinamento didattico
- La valutazione
- L'orientamento
- Coordinamento territoriale e differenziazione competitiva
- I collegamenti con gli altri sistemi europei
- Conoscenze per il governo del sistema
Il documento Martinotti è disponibile su Internet al sito
http://www.murst.it/gruppi/gruppi.htm
Costituzione del Comitato della Sezione di Farmacologia Clinica della
SIF.
Coordinatore: Achille Caputi.
Consiglieri: Domenico Criscuolo, Mario Eandi, Nicola Montanaro, Alessandro
Mugelli, Carlo Patrono.
Segretario : Luigi Alberto Pini.
Il recepimento del D. M. n. 1082 del 23/12/1997 dispone per l'AA. 1997-98,
l'assegnazione di una sola borsa di studio per ognuna delle 15 Scuole di
specializzazione in Farmacologia, indirizzo Farmacologia Clinica.
In qualità di Presidente del Collegio Nazionale dei Farmacologi
Universitari ho personalmente lavorato all'allestimento di un documento
per il Ministero della Sanità, dove sono presenti richiami a circolari
e disposizioni ministeriali dalle quali risulta che la specializzazione
in Farmacologia Clinica permette l'accesso ai livelli dirigenziali del
servizio Sanitario Nazionale. In particolare, è stato esplicitato
che è a concorso presso l'Ospedale di Bergamo un posto di Dirigente
Medico di I° livello per specialista in Farmacologia Clinica e lo stesso
avviene presso il Policlinico di Udine e l'Azienda Ospedaliera di Messina.
Inoltre la ASL di Modena ha bandito il concorso per 2 posti per specialisti
in Farmacologia Clinica presso la U. O. di Farmacovigilanza.
Affiancato dal Prof. Pepeu, abbiamo incontrato il Dottor Raffaele d'Ari,
Direttore Generale della Sanità, sottolineando la necessità
delle competenze in Farmacologia Clinica per affrontare, come recentemente
emerso dal caso Di Bella, una sperimentazione clinica vasta da parte
di medici altrimenti impreparati per il compito richiesto ed anche per
diffondere una maggior cultura sui farmaci e le loro associazioni nelle
terapie, anticancro in questo caso.
Il Dottor Aldo Pagni, poi, ha steso una lettera molto efficace a sostegno
della nostra richiesta, nella quale si sostiene che non vi à dubbio
che nella comunità Europea e nel mondo si avverta sempre più
pressante l'esigenza di una intensa formazione in Farmacologia Clinica
nel curriculum dello studente di medicina e di disponibilità di
competenti in una materia così importante per una moderna assistenza
sanitaria.
Attendendo l'assegnazione di nuove borse, tutti i Direttori delle Scuole
stanno insistendo presso gli Assessorati della Sanità delle Regioni
perchè, nella programmazione 1999 in corso di preparazione, ne sia
già richiesto un numero elevato.
A questo occorre aggiungere l'urgenza di riunirci per discutere l'attuale
situazione, che non è pensabile mantenere a lungo: la Farmacologia
medica italiana si è dedicata troppo alla ricerca di base e poco
alla clinica.
Una buona occasione per tale incontro potrebbe essere Maratea, alla
fine del prossimo Maggio.
Mario Del Tacca
Segnaliamo
brevi notizie e modalità per il finanziamento della ricerca.
Per
saperne di più:
Tecnofarmaci
- Via del Mare 87, 00040 Pomezia
Come annunciato nel precedente numero, è stato pubblicato
sul supplemento ordinario n. 232 della Gazzetta Ufficiale del 19/11/1997,
il decreto MURST: Nuove modalità procedurali per la concessione
delle agevolazioni previste dagli interventi a valere sul Fondo Speciale
per la Ricerca applicata, ovvero le nuove disposizioni per il finanziamento
di progetti di ricerca industriali. Riservandoci di approfondire i vari
aspetti della normativa nei prossimi numeri, segnaliamo quanto segue:
- i progetti che possono essere finanziati sono quelli
che prevedono, secondo le definizioni europee, attività di ricerca
industriale e/o attività di sviluppo;
- possono beneficiare dei finanziamenti, in aggiunta
alle industrie e loro consorzi, anche le società consortili e/o
consorzi a cui partecipino, unitamente alle industrie, anche le università
e gli enti pubblici e privati attivi in ricerca;
- il finanziamento può variare da un minimo
del 25% ad un massimo del 75% dei costi ammissibili, a seconda della tipologia
e localizzazione dell'industria nonchè del tipo di progetto presentato:
è importante sottolineare che i progetti svolti in cooperazione
tra imprese, enti pubblici di ricerca e/o università danno diritto
ad un incremento del finanziamento a fondo perduto;
- i progetti finalizzati alla formazione sono finanziati
all'80% dei costi ammissibili.
E' in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il decreto MURST
di attuazione del cosiddetto pacchetto Treu, riguardante forme di
incentivo alla mobilità dei ricercatori, che regolamenta due distinte
fattispecie:
- l'assegnazione di contributi alle imprese per l'assunzione
di laureati e dottori di ricerca nell'ambito di specifici progetti di ricerca;
- il distacco temporaneo di ricercatori, tecnologi
e tecnici di ricerca da parte di enti pubblici di ricerca presso piccole
e medie industrie. Si segnala che l'ente che procederà al distacco
potrà ottenere contributi per l'assunzione di nuove ricercatori
da inserire nel proprio organico.
La disponibilità del Fondo Ricerca Applicata è attualmente
pari a circa 800 miliardi di Lire, di cui 60 miliardi apportati dalla legge
finanziaria 1998.
(Per
ulteriori informazioni, contattare la segreteria organizzativa della SIF
-Viale Abruzzi, 32 - Milano).
- Premio Pharmacological Research: SIF bandisce
3 premi di Lire 1.000.000 (un milione) cadauno per i migliori lavori pubblicati
su Pharmacological Research nei volumi 36 (1997) e 37-38 (1998) da soci
SIF di età inferiore ai 35 anni. I termini scadono il 31 dicembre
1998
- Borse di ricerca: per laureati da non piu'
di 6 anni, che vogliano soggiornare presso laboratori stranieri, per brevi
periodi. Le domande vanno inviate al Segretario della SIF, entro il 30
giugno e il 31 dicembre di ciascun anno.
- E' stato inviato, il 18 dicembre u.s., un comunicato
stampa relativo al "Metodo Di Bella" alle maggiori testate giornalistiche
italiane. Tale comunicato è stato pubblicato su "Il Giornale" del
22 dicembre, "La Nazione" e "Il Messaggero".
- Il Prof. Preziosi, rappresentante dei Farmacologi
nel Comitato di Biologia e Medicina del CNR, ha informato la SIF della
riduzione dei finanziamenti per le attività di ricerca a circa la
metà con la messa a zero per le attività dei Comitati e lo
stanziamento di cifre irrisorie per i progetti strategici e finalizzati.
Il Presidente ha inviato, a questo riguardo, una lettera al Ministro, Luigi
Berlinguer, al Presidente del CNR e al Presidenza della Conferenza dei
Rettori (17.12.97). Tale lettera è stata inviata per conoscenza
ai Direttori di Istituto via fax e/o e-mail.
- Il Prof. Achille Caputi è stato nominato
rappresentante della SIF nel Gruppo di lavoro per l'individuazione dei
criteri per il censimento delle società scientifiche che faranno
parte della Consulta permanente Società Scientifiche - FNOMCeO.
- La Conferenza dei Presidi di Medicina e Chirurgia
si è riunita il 4 febbraio: all' ordine del giorno la discussione
sulla "Sperimentazione Clinica". Il Presidente della SIF ha inviato nei
giorni 28-29 gennaio e 2-3 febbraio un fax ai Farmacologi Clinici, nelle
varie sedi, illustrando la posizione della SIF su tale tematica, riassunta
dalla lettera del Dr. Criscuolo ed invitandoli a prendere contatto con
il loro Preside e a sensibilizzarlo sull'argomento.
FINANZIAMENTI
EUROPEI ALLA RICERCA BIOMEDICA
Come altri ricercatori italiani, ho fatto parte del gruppo di valutazione
del Biotechnology Programme 4th call, riunito per 4 giorni a Bruxelles.
é stata un'esperienza interessante, di cui espongo alcuni commenti,
innanzitutto sul metodo di valutazione. Nel nostro gruppo, gli esperti
erano 9, in rappresentanza di vari Paesi. Abbiamo esaminato insieme 30
progetti, un mese dopo la data ultima della loro consegna.
Ogni progetto è stato valutato da ciascun membro del gruppo,
prima individualmente e poi discusso, l'ultimo giorno, collegialmente,
fino all'assegnazione di una valutazione collettiva: ci sono stati pareri
concordi sia sui progetti più promettenti, sia su quelli più
deboli. Indubbiamente è stato un metodo di lavoro valido, da imitare.
Un ulteriore commento meritano i progetti stessi, alcuni dei quali
eccellenti. In genere i progetti vincenti erano preparati da gruppi abituati
a scrivere grant oltre che collaudati sui progetti in collaborazione. Come
prevedibile, Germania, Gran Bretagna e Francia erano ben rappresentate
sia come istituti di ricerca sia come biotech companies; anche la
Spagna è ben emersa, mentre l'Italia era presente solo con pochi
progetti di buona qualità. Questo e' dovuto al fatto che si e' poco
abituati a scrivere grant, prevale un clima di sfiducia e l'Università
non incoraggia queste iniziative; inoltre ci sono poche biotech companies
impegnate in ricerca.
E' necessario invertire la tendenza, istituendo uffici, formando persone
che fungano da riferimento presso le Università o i Dipartimenti
e creando start-up companies.
Ennio Ongini
1999
- 26-28 Marzo, Gargnano (BS): Sviluppo
della corteccia cerebrale e patologia dell'eta' evolutiva
Corso post-universitario
Per informazioni: Prof E.E. Muller, Dipartimento di Farmacologia
Università di Milano, via Vanvitelli 32, 20129 Milano
Tel.: 02-717470 - Fax: 02-70106838
- 23 Aprile, Milano: III Convegno sui Farmaci
innovativi: le Aziende Farmaceutiche in Italia: farmaci nuovi e prospettive,
Aula Magna dell'Università di Milano, via Festa del Perdono 7
Per informazioni: Prof. F. Bonati, Società Italiana di
Scienze Farmaceutiche - via Giorgio Jan 18, Milano
Tel.: 02-29513303 - Fax: 02-295201279
- 14-24 Maggio, Erice: "Peptidergic
G protein-coupled receptors: from basic research to clinical applications",
Corso NATO-ASI
Per informazioni: Dr. P. Geppetti, Dipartimento di Medicina
Preclinica e Clinica, Sezione di Farmacologia Università di Ferrara
- Via Fossato di Mortara 19, 44100 Ferrara
Tel.: 0532-291226 - Fax: 0532-291205
E-mail: p.geppetti@ifeuniv.unife.it
- 14-16 Maggio, Pisa: 6th Meeting of the
Italian, Hungarian and Polish Pharmacological Societies
Per informazioni: Agenzia Academic Studio Congressi, via Marmiceto
6/C, 56121 Pisa
Tel.: 050-984400 - 984451 Fax: 050-984419
- 19-24 Maggio, Ferrara: 6th International
Symposium on Adenosine and Adenine Nucleotides
Per informazioni: Prof. P.A. Borea, Dipartimento di Medicina
Clinica e Sperimentale, Università di Ferrara- via Fossato di Mortara
19, 44100 Ferrara
Tel.: 0532-291214 - Fax: 0532-291205
E-mail: bpa@ifeuniv.unife.it
- 29-30 Maggio, Maratea: I° Incontro
Nazionale della sezione di Farmacologia Clinica
Per informazioni: Dr. L.A. Pini, Servizio di Farmacologia Clinica
dell'Università - Via del Pozzo 71, 41100 Modena
Tel.: 059-424065 Fax: 059-424069
E-mail: pinila@unimo.it
- 8-12 Giugno, Villa Olmo, (CO): 9th International
Workshop on Clinical Pharmacology, Centre for Scientific Culture A. Volta
Per informazioni: Dr.ssa M.L. Pecile, Dipartimento di Farmacologia,
Università di Milano, via Vanvitelli 32, 20129 Milano
Tel.: 02-70146244 - 70146245
Fax: 02-70146369
E-mail: pecile@imiucca.csi.unimi.it
- 23-28 Giugno, Erice, Sicilia: International
School of Pharmacology - 53rd Workshop: Melatonin and its Analogues: from
Molecular Biology to the Clinical Application.
Per informazioni: Prof. F. Fraschini, Dipartimento di Farmacologia,
Università di Milano, Via Vanvitelli 32, 20129 Milano
Tel.: 02-718937
Fax: 02-718687
E-mail: f.fraschini@unimi.it
- 24-25 Giugno, DIBIT San Raffaele, Milano:
2nd Bruno Ceccarelli Symposium Molecular and Cellular Aspects of Exo-Endocytosis
Per informazioni:Prof. J. Meldolesi, Segreteria, Palma Gallana DIBIT,
San Raffaele Institute, via Olgettina 58, 20132 Milano
Tel.: 02-2643.4751
E-mail: gallana@dibit.hsr.it
- 28-31 Luglio, Munchen: XIIIth
International Congress of Pharmacology (IUPHAR)
Per informazioni: Interplan; Sophienstrasse 1, D-80333 Munchen , Germany
Tel.: 49 89 54 82 340 Fax: 49 89 54 82 34-44
E-mail: info@i-plan.de
- 24-26 Settembre, Certosa di Pontignano (Siena):
Scuola per dottorandi in Farmacologia e discipline affini.
Per informazioni:Segreteria SIF, Via Jan 18, Milano
Tel.: 02-29520311 - 29513303
Fax: 02-29520179
E-mail: sifcese@imiucca.csi.unimi.it
SIF - Società Italiana
di Farmacologia
CONSIGLIO DIRETTIVO
Presidente: Giancarlo Pepeu
Consiglieri: Giorgio Cantelli, Anna De Pasquale, Francesco Di
Carlo, Ennio Ongini,
Francesco Rossi, Cesare Sirtori, Giulio Soldani
Segretario: Vincenzo Cuomo
Past President: Paolo Preziosi
Sede del Segretario:
Dip. Farmacologia e Fisiologia Umana - Sezione di Farmacologia
P.le Giulio Cesare-Policlinico - 70124 BARI
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