PREMIAZIONE ANNUALE FONDAZIONE AVENTIS
SOCIETA' DEL GIARDINO - MILANO, 27 NOVEMBRE 2000
La presentazione della attività della Fondazione Aventis e la consegna dei Premi per la Ricerca Scientifica ha avuto luogo a Milano, lo scorso 27 novembre presso la Società del Giardino.
Il Ministro della Sanità, Prof. Umberto Veronesi, oncologo di fama mondiale, l’Assessore alla Sanità del Comune di Milano, Prof. Gerolamo Sirchia, il Presidente della Società Italiana di Farmacologia, Prof. Vincenzo Cuomo e il Dr. Onne Venema, Presidente di Aventis Pharma, hanno partecipato alla seconda edizione di questa Cerimonia.
Alla presenza di molti opinion leaders, General Managers di ospedali e ASL, medici di famiglia, associazioni di pazienti, Onne Venema ha dichiarato:
“Obiettivo della Fondazione Aventis è realizzare alcuni progetti insieme ai responsabili della Sanità per arrivare a soddisfare i Pazienti soprattutto con le opportunità fornite dalla biologia e dall’informatica non dimenticando i principi etici e umanitari. La Fondazione Aventis desidera presentare alcuni progetti in corso di attuazione e sottolineare l’impegno in favore della Ricerca Scientifica in Italia, dal momento che Ricerca ed Innovazione si tradurranno in vantaggi per tutti i Pazienti”.
Onne Venema ha anche ricordato che la Fondazione Aventis ha tre importanti obiettivi strategici:
Collaborazione con i più importanti attori della Health Care per “l’ottimizzazione delle risorse“ invece del “contenimento dei costi “. Alcuni di questi progetti sono stati illustrati dall’Ing. Giuseppe Cafiero (General Manager dell’Istituto Auxologico Italiano) che ha parlato dei “Disease Related Groups” usati come strumento di management e dal Prof. Elio Borgonovi, General Manager di CeRGAS-Università Bocconi, che ha illustrato un progetto su “Managed Care in General Practice “, portato avanti in cooperazione con F.I.M.M.G., che, con 15.000 soci, è la più importante associazione di medici di famiglia in Italia.
Rilanciare l’Health Care, come un’opportunità per l’Italia di investire in “Ricerca ed Innovazione” (questo progetto è stato presentato dal Prof. Patrizio Bianchi, Preside della Facoltà di Economia dell’Università di Ferrara).
Sostenere la Ricerca Scientifica attraverso Premi annuali per giovani Ricercatori.
Prima dell’inizio della Premiazione, il Dr. Igor Landau ha ricordato come Aventis sia il risultato della fusione di grandi gruppi farmaceutici Europei e Americani, per sinergizzare le risorse nella Ricerca Scientifica al fine di sfruttare in tutte le loro potenzialità la Rivoluzione Biologica e quella Informatica a vantaggio dei Pazienti.
Sono stati assegnati 13 premi a giovani laureati per un ammontare di più di 150 milioni di Lire.
2 premi in cardiologia (il cui Comitato è stato coordinato dal Prof. Attilio Maseri, Direttore dell’Istituto di Cardiologia del Policlinico Gemelli,Roma): la Dottoressa Chiara Buono (''Influenza del sistema immune nell'aterosclerosi'') e il dottor Maurizio Pieroni (''Coinvolgimento cardiaco in corso di infezione da virus dell'epatite C”);
2 premi in cooperazione con la Società Italiana di Farmacologia (il cui comitato è stato coordinato dal Prof. Vincenzo Cuomo, dell’Università di Bari, Presidente della Società Italiana di Farmacologia): la dottoressa Nicoletta Galeotti (''Ruolo delle proteine Gi nella patogenesi della fibromialgia”) e la dottoressa Simona Ronchetti (“Meccanismo d'azione dei corticosteroidi: ruolo di GITR nella risposta immunitaria”);
- 2 premi in cooperazione con la Società Italiana di Allergologia ed Immunologia Clinica (il cui Comitato è stato coordinato dal Prof. Gianni Marone, Direttore della Clinica Medica dell’Università di Napoli): la dottoressa Maria Carfora (“Produzione e rilascio di citochine dai mastociti umani”) e il dottor Francescopaolo Granata (“Attività proinfiammatorie dell'istamina sui macrofagi polmonari umani”);
2 premi in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Respiratoria (il cui Comitato è stato coordinato dal Prof. Antonino Mistretta, Direttore dell’Istituto di Pneumologia, Università di Catania): il dottor Alessandro Cascina (“Il significato delle linee guida terapeutiche in pneumologia: valutazione mediante uno studio bibliometrico”) e il dottor Corrado Pagano (“Trattamento dell'asma acuto nelle unità di pronto soccorso e linee guida internazionali”);
2 premi in collaborazione con la Società Italiana di Medicina Interna (il cui Comitato è stato coordinato dal Prof. Franco Dammacco, Direttore del Dipartimento di Medicina Interna, Università di Bari): la dottoressa Arianna Bullo e il dottor Luca Semeraro (“Ruolo degli anticorpi monoclonali anti4TGFbeta e PDGF-R nella sclerodermia”), il dottor Antonio Moschetta (“Ruolo protettivo di vari fosfolipidi sull'iperproliferazione cellulare indotta da acidi biliari idrofobici come marker di cancerogenesi del colon”) e la dottoressa Patrizia Rovere Querini (“Autoimmunità indotta da cellule dendritiche dopo ingestione di corpi apoptotici in modelli di lupus eritematoso sistemico”).
2 premi in cooperazione con la Società Italiana di Reumatologia (il cui Comitato è stato coordinato dal Prof. Silvano Tedesco, Direttore dell’Istituto di Reumatologia, Università di Padova): la dottoressa Addolorata Corrado (“Alterazioni metaboliche di osteoblasti e condrociti nell'osteoartrosi”), il dottor Enrico Tirri (“Le alterazioni diastoliche nella sclerosi sistemica: risultati di uno studio prospettico”) e la dottoressa Alessandra Vacca (“Studio della malattia coronarica nella sclerosi sistemica”).
Nel suo intervento a chiusura della cerimonia di premiazione, il ministro Veronesi ha voluto sottolineare come le organizzazioni no-profit, di cui la Fondazione Aventis è un esempio, sono indice di una grande evoluzione storica inevitabile, anche se siamo solo agli inizi del processo. Un processo, mi sento di affermare, che mi vede in prima fila con la creazione, quarant'anni fa, dell'Associazione per la Ricerca sul Cancro. Ritengo che le organizzazioni onlus (le “charities” britanniche) siano un modo intelligente di finanziare la ricerca: gratificante per chi dà i fondi e molto utile per chi li riceve. Un impulso in Italia a questa tendenza, secondo Veronesi, dovrebbe darlo il provvedimento allo studio con il ministero della Solidarietà sociale che prevede detrazioni fiscali maggiori per le donazioni a enti no-profit. “L'Italia - ha concluso Veronesi - non deve essere condannata a senescenza culturale, ma sono più ottimista che nel passato”.
Onne Venema, nel ringraziare i presenti, ha sottolineato come l’attività del Gruppo Aventis, miri a far sì che tutti gli “attori dell’Health Care lavorino anche con le Associazioni dei Pazienti e le Associazioni no-profit, al fine di essere sempre più vicini al PAZIENTE, così come ha sottolineato anche il Dr. Igor Landau.
Patrizia Favini