Perché EpharNet
Non è retorica asserire che l’insegnamento della Farmacologia
presenta difficoltà non indifferenti e, in genere, superiori a quelle
di molte altre discipline biomediche. La Farmacologia è infatti
intrinsecamente dinamica e i suoi contenuti, in termini di principi attivi,
meccanismi d’azione e applicazioni (terapeutiche, tossicologiche, ecc.)
sono in continua crescita. La nostra disciplina è anche patrimonio
fondamentale di figure professionali nuove (biotecnologo, tossicologo,
farmacologo medico) e richiede un impegno didattico anche a livello postlaurea
(dottorati, scuole di specializzazione, master, aggiornamento per medici).
A queste difficoltà intrinseche della disciplina se ne aggiungono
oggi altre che investono un po’ tutto il sistema didattico accademico.
Il riordino dei corsi di laurea, l’introduzione del sistema dei crediti
didattici e altri cambiamenti in atto sono, in gran parte, la conseguenza
di una presa d’atto della necessità di ridefinire come e cosa insegnare
in modo da rendere gli obiettivi didattici di ciascun corso di laurea più
attinenti alle richieste di formazione professionale. L’aver messo le esigenze
di formazione dello studente al centro del sistema didattico ci obbliga
a definire chiaramente gli obiettivi didattici dei corsi che svolgiamo,
a integrarli con quegli degli altri corsi, a valutare l’efficacia della
trasmissione didattica del sapere, a esplorare metodi di insegnamento alternativi
(di cui il PBL (Problem based learning) è solo l’esempio più
famoso) e ad utilizzare estensivamente strumenti didattici che vadano al
di là della lezione e del libro.
Last but not least, vi è il problema dell’unificazione europea
che implica la ricerca di obiettivi formativi comuni e che quindi ci costringe
a paragonare i nostri programmi e l’efficacia della nostra didattica con
quella degli altri stati dell’Unione.
I problemi vecchi e nuovi che investono la Farmacologia sono quindi
molti e di non facile soluzione. Come la nostra esperienza di ricercatori
ci insegna, per superare un ostacolo con (speranza di) successo occorre
innanzitutto informarsi su quello che gli altri hanno fatto o stanno facendo
e poi stabilire collaborazioni che consentano di mettere esperienze diverse
in sinergia per il conseguimento dell’obiettivo comune.
E' per questo motivo che è stata istituita EpharNet, una
rete di farmacologi europei interessati ai problemi della didattica.
Cosa è EpharNet
Epharnet è parte integrante del progetto Socrates (l’equivalente
didattico di ciò che il Programma Quadro è per la ricerca)
emanato dalla DGXXII. EpharNet mira ad incentivare la comunicazione tra
i docenti farmacologi, a mettere in comune esperienze didattiche e a sviluppare
nuovi strumenti d’insegnamento. Il progetto è nato dall’iniziativa
di un gruppo ristretto di farmacologi europei accomunati dall’interesse
per la didattica e dall’hobby del computer. Il coordinatore è Jan
Huges, farmacologo dell’Università di Leeds, UK, nonché Chairman
of the Education Committee of the British Pharmacological Society e membro
dell'educational committee dell'International Union of Pharmacology. Il
suo nome è (positivamente) legato al Pharmacology Higher Education
Network e al Teaching and Learning Technology Programme che, finanziati
dal Ministero dell’Educazione del Regno Unito, hanno portato, tra l’altro,
alla produzione di Pharma-CAL-ogy. Pharma-CAL-ogy è l’acronimo di
Pharmacology Computer Assisted Learning ed è una collana di programmi
per computer per l’apprendimento della farmacologia realizzati grazie ad
un grosso impegno (anche finanziario) dei farmacologi inglesi e acquistabili
(a prezzo non irrisorio) anche da Università non appartenenti al
Regno Unito.
Il tipo di esperienza che accomuna il gruppo proponente lascia intuire
che EpharNet nasce e si sviluppa come “rete informatica” di farmacologi.
Le informazioni, i contatti, l’aggiornamento, i contributi e quanto altro
ciascuno di noi vorrà dare o avere dovranno sempre avvenire per
via telematica; la produzione di materiale cartaceo e l’organizzazione
di congressi/incontri non rientrano tra gli strumenti prioritari di lavoro
di EpharNet. L’intera attività si svolge in rete e è centrata
su uno spazio dedicato ad EpharNet presente nella home-page della British
Pharmacological Society. Chi è quindi interessato può collegarsi
all’indirizzo www.bphs.org.uk (home page della British Pharmacological
Society), trovare la scritta Epharnet e cliccarvi sopra per accedere.
Scopi di EpharNet
Scopi principali del progetto sono:
- incentivare la comunicazione tra docenti nel settore farmacologico;
- incoraggiare l’uso di metodi innovativi nell’insegnamento delle discipline
farmacologiche sia informando sul materiale esistente che aumentandone
la qualità;
- sviluppare nuovo materiale didattico;
- identificare criteri che definiscano la qualità dell’insegnamento
delle scienze farmacologiche in Europa e disseminarne l’adozione;
- incoraggiare la discussione sulla didattica a livello europeo anche
attraverso l’adozione di obiettivi, contenuti e metodi didattici comuni;
- promuovere l’adozione di programmi e standard qualitativi europei.
Per raggiungere questi scopi, EpharNet mette in atto le seguenti attività:
- Realizzazione di un Compedio di Innovation and Good Practice dell’insegnamento
della Farmacologia. Fonte di idee nonché di informazioni relative
ad esperienze e competenze già presenti in Europa ed accessibili
da tutti i partecipanti, il manuale è una raccolta di iniziative
didattiche che viene redatto e continuamente aggiornato dal Coordinatore
di EpharNet (J. Hughes). Tali iniziative sono tutte strettamente configurate
come incontri a piccoli gruppi di lavoro con o senza computer, vanno da
giochi di società a sfondo farmacologico a ricerche di mercato e
via dicendo. Al momento ne sono presenti circa 50; una volta entrati nella
pagina di EpharNet, cliccate su: Compendium of Innovation and Good Practice
in Teaching Pharmacology e, in fondo al breve testo, trovate dove cliccare
di nuovo per poter leggere gli esempi. Troverete che per ciascun caso viene
indicato il nome dell’ideatore e/o di chi è disponibile a fornire
commenti e suggerimenti sull’applicazione dell’iniziativa. L’Università
di Leeds è disponibile per traduzioni (a noi non pare il caso).
- Una “quasi chat-line” tra docenti di Farmacologia. Si può
entrare a far parte di un network email già esistente e avere accesso
agli indirizzi dei partecipanti mandando un messaggio (ovviamente per posta
elettronica) a J. Hughes seguendo le istruzioni che trovate cliccando nella
pagina di EpharNet su: E-mail communications list for members.
- Creazione di un data-base degli interessi scientifici oltre che didattici
dei farmacologi europei. Potenzialmente utile per soddisfare curiosità
e per trovare chi tra i farmacologi europei è interessato a particolari
argomenti, il data-base non differisce sostanzialmente da altri più
famosi e già in atto e che spesso sono utili per cercare collaborazioni.
Chi volesse includere il proprio nome nel data-base segua le istruzioni
che trova cliccando nella pagina di EpharNet su: Interests register.
- Sviluppo di un catalogo dei curricula adottati nei vari corsi di
Farmacologia in Europa (cliccare su: Curriculum catalogue). Al momento
sono stati inseriti una trentina di curricula dove vengono riportate informazioni
relative al personale docente coinvolto nel corso, agli obiettivi, ai contenuti,
agli orari e titoli delle lezioni e/o esercitazioni e/o incontri tutoriali.
Questa iniziativa ha un significato strategico importante perché
è attraverso la conoscenza dei vari curricula didattici (e delle
loro differenze) che si potrà intervenire a vari livelli per “europeizzare”
i corsi di Farmacologia. La Commissione Didattica ha in programma di istituire
un censimento dell’insegnamento della Farmacologia iniziando dalle Facoltà
di Medicina. Le due iniziative potrebbero viaggiare in parallelo, con uno
sforzo unico da parte di chi deve inviare le informazioni. Per gli altri
corsi di laurea, si consiglia di seguire lo schema più frequentemente
utilizzato in EpharNet: 1- titolo del corso, anno/semestre/corso di laurea;
2- nome e indirizzo del referente/responsabile del corso e numero/tipologia
dei collaboratori del corso; 3- obiettivi didattici; 4- contenuti del corso;
5- titolo e orari (e/o durata) delle attività suddivise in lezioni,
esercitazioni, seminari, incontri a piccoli gruppi, PBL e quanto altro.
Se il tempo proprio manca, sarà sufficiente fornire informazioni
sui punti 1, 2 e 4. Le informazioni dovranno essere inviate agli autori
di questo articolo (preferibilmente via email o dischetto e in lingua inglese)
che provvederanno alla loro immissione sulla pagina di EpharNet.
- Messa in comune di strumenti didattici. Fondamentalmente questa attività
mira a creare una banca dati di immagini, grafici e tabelle utilizzabili
come materiale didattico. Come potete vedere questa iniziativa è
per ora stagnante a livello di EpharNet in quanto molti dei partecipanti
ritengono più utile attivare l’iniziativa a livello nazionale. Al
momento sono presenti alcune lezioni scritte in PowerPoint. Rimane comunque
un attività interessante in quanto esemplificazione di come Internet
e PC possano essere utilizzati per ricavare materiale didattico o per organizzare
le proprie lezioni cattedratiche.
- Sviluppo di nuovo sofware didattico. Chi darà il contributo
tecnico saranno fondamentalmente i gruppi di J. Hughes (Leeds) e di H.
van Wilgenburg (Amsterdam). Nel frattempo viene organizzato un gruppo che
ha la funzione di raccogliere il materiale didattico e di decidere argomento
e metodologia didattica. In una recente riunione di EpharNet, si è
deciso che coordinatore di questa iniziativa sarà il Professor Jeffrey
Atkinson, Pharmacy Faculty, University Henri Poincar‚, (5 rue Albert Lebrun,
54000 Nancy, France. e-mail: atkinson@pharma.u-nancy.fr) e che il progetto
si svilupperà partendo da casi clinici utilizzando PBL (Problem
Based Learning) come metodo didattico
- Organizzazione di incontri. L’intenzione è che gli incontri
si tengano in occasione di congressi internazionali. Un recente incontro
a cui ha partecipato una cinquantina di farmacologi si è tenuto
a Budapest in occasione del Congresso IUPHAR. Dettagli su ciò che
si è discusso e su ciò che è emerso possono essere
reperiti cliccando su: Meetings and workshops e, una volta sulla pagina,
cliccando su: to be found by clicking here.
In aggiunta a quanto descritto sopra, EpharNet si è prefissa
ulteriori attività che sono elencate di seguito;
- Creazione di una banca dati di domande a scelta multipla. Il problema
della lingua è stato per ora accantonato decidendo che ognuno contribuisca
nella lingua che preferisce; sarà poi l’utente a tradurre nella
sua lingua.
- Realizzazione di un catalogo di siti web utili e del materiale didattico
informatico disponibile.
- Realizzazione di un catalogo di videocassette che contenga anche
informazioni relative al contenuto e a come reperire il materiale.
- Messa in comune di materiale didattico basato sulla presentazione
allo studente di casi clinici.
Organizzazione di EpharNet
Per svolgere queste attività EpharNet si è dotata di una struttura organizzativa molto elastica con un coordinatore centrale (J. Hughes) ed un coordinatore locale per ogni paese partecipante (per l’elenco, cliccare su: Steering Group Members nella pagina di EpharNet). Le funzioni del coordinatore, che per l’Italia è Guido Fumagalli, sono di diffusore nazionale delle notizie, promotore di attività locali e filtro nei confronti del coordinatore centrale. La partecipazione ad EpharNet è libera e gradita. Il sito www è, per ora, aperto a tutti e tutti possono contribuire ad espanderlo e migliorarlo, preferibilmente fornendo il materiale al coordinatore nazionale (Guido Fumagalli). Tutti e tre gli autori di questo articolo sono a Vostra disposizione per questo genere di attività.
Epharnit?
Noi vorremmo anche incoraggiare tutti i docenti farmacologi italiani
a collaborare dall’interno della SIF ad un network italiano di docenti
interessati alla didattica e che per analogia chiamiamo Epharnit (it per
Italia). Di questo si è parlato nel Congresso della SIF di Giugno
tenutosi a Firenze. Le attività proposte saranno attivate e disseminate
attraverso la rete facendo capo alla pagina www della SIF e/o appoggiandosi
ad alcuni colleghi farmacologi di Bologna (Gabriele Campana in particolare)
che hanno esperienza e strumenti per realizzare un “sito per la didattica
in Farmacologia”. Dall’incontro di Firenze sono nate alcune proposte, sul
cui interesse ci farebbe piacere che Vi pronunciaste.
- Banca dati domande a scelta multipla. Come ha fatto notare il Prof.
Patrono, se molti partecipano a mettere in comune le domande che già
utilizzano o a compilarne di nuove potremmo con modesto sforzo individuale
avere una banca dati di domande di dimensioni tali che potrebbe essere
di dominio pubblico, anche per gli studenti (se uno studente conosce la
risposta a 10000 domande di Farmacologia, forse conosce la Farmacologia!).
Queste domande potrebbero essere utilizzate per gli esami (con o senza
una successiva prova orale) e potrebbero anche essere utilizzate dagli
studenti per valutare il grado di preparazione.
- Banca dati di immagini, grafici, tabelle, lezioni formali, problemi
per piccoli gruppi da cui poter facilmente ricavare il materiale da utilizzare
per aggiornare il proprio materiale iconografico didattico o da cui prendere
spunto su come organizzare una lezione.
- Raccolta dei curricula didattici svolti nei vari corsi.
Queste prime tre attività sono essenzialmente quelle già
in atto con EpharNet, ma avranno il vantaggio che il materiale raccolto
sarà in buona parte in lingua italiana e quindi di uso immediato
nella nostra attività didattica quotidiana. A queste, vorremmo anche
aggiungere le seguenti che ci sembrano particolarmente utili.
- Analisi dei siti www di interesse farmacologico. In pratica metteremmo
a disposizione degli utenti un elenco dei siti che offrono materiale per
la didattica in Farmacologia. Per ciascun sito vorremmo realizzare una
breve nota introduttiva che descriva i contenuti e la qualità. Quando
il numero di links supererà la soglia di guardia, prepareremo un
indice esplorabile per parole chiave in modo che si possa rapidamente sapere,
per esempio, quali siti offrono programmi di farmacocinetica scaricabili.
- Realizzazione di un consorzio di possibili acquirenti di softwares
didattici. Questo dovrebbe consentire di effettuare acquisti “in massa”
di software didattici e quindi di ottenere sconti non indifferenti. La
pratica è già stata attuata da alcune Società di Farmacologia
per comperare a prezzi molto ridotti i softwares dal catalogo Pharma-CAL-ogy
(costo medio di un software comprato individualmente è dell’ordine
delle 300 sterline).
A proposito di softwares, vorremmo fornire un breve commento basato
sull’esperienza personale su ciò che significa uso del computer
nella didattica. Esistono molti software, soprattutto per farmacocinetica,
per farmaci del sistema autonomo e neuromuscolare. Alcuni sono semplici
quiz a scelta multipla, altri sono sostitutivi di esercitazioni condotte
con l’animale. Alcuni sono eccellenti, altri mediocri. Al di là
degli aspetti estetici e dell’immediatezza del messaggio grafico, la nostra
esperienza ci dice che questi programmi sono apprezzati dallo studente
quando egli è da solo al computer e soprattutto quando già
conosce, almeno in parte, la problematica trattata. Il software non è
utilizzato dallo studente come prima fonte di informazione (meglio il libro),
ma come momento di ripasso o di approfondimento. Non è sostituto
della lezione, del libro, del contatto con il docente; è uno strumento
integrativo, che può in alcuni casi anche sostituire esercitazioni
pratiche dispendiose (in tempo e denaro) e perciò spesso non effettuate.
Se inquadrato in questa ottica, il software didattico diventa uno strumento
importantissimo per l’apprendimento (non per l’insegnamento).
Naturalmente non basta mettere a disposizione i softwares (e qualche
minuto una tantum per spiegare come funzionano), occorre fornire l’aula
informatica in cui lo studente possa avere accesso isolatamente ad un terminale
quando è per lui più utile. Il problema non riguarda solo
i softwares ma anche altri strumenti didattici disponibili. Per esempio,
vi è una differenza abissale in termini di apprendimento e capacità
critica tra il guardare una videocassetta di Farmacologia in aula, al buio,
durante il corso e il guardarla dopo aver già studiato ed essere
quasi pronti a sostenere l’esame.
Non tutte le Università sono dotate di aule informatiche e multimediali
con postazioni singole; tuttavia dovrebbero esserlo e bisognerebbe pretenderlo
con più forza!
Noi speriamo che EpharNet (e Epharnit!) possano contribuire allo sviluppo
della didattica in Farmacologia, ad una migliore definizione (quando serve)
ed omogeneizzazione degli obiettivi didattici. Allo stesso tempo ci auguriamo
che l’impegno collettivo verso la risoluzione innovativa delle problematiche
didattiche intrinseche nella nostra dinamica disciplina consenta a tutti
i farmacologi italiani di assumere il ruolo di leader nell’attività
accademica non solo di ricerca ma anche didattica.
Guido Fumagalli (PO), Roberto Leone (Ric) e Luigina Franco (Ric)
Dipartimento
di Medicina e Sanità Pubblica, Sezione di Farmacologia
Università
di Verona Policlinico di Borgo Roma 37134, Verona
tel:
045 809 8605 - fax: 045 581 111 - email: GFUMAGALLI@sfm.univr.it