Nei giorni 15, 16, 17 Marzo 1999 si è tenuto a Nantes il IV Joint
Meeting delle due Societè. Esso aveva il carattere di congresso
Nazionale per la Societé Française de Pharmacologie ed ha
compreso anche le 20èmes Journées Françaises
de Pharmacovigilance.
Al Joint Meeting, che è stato tenuto nei funzionali locali della Città dei Congressi di Nantes, hanno partecipato circa 600 farmacologi
francesi e 30 farmacologi italiani. La prima giornata è stata completamente
dedicata alla farmacovigilanza per la quale vi è in Francia un grande
interesse che ha portato alla creazione di una estesa rete di unità
di farmacologia clinica negli ospedali francesi. Per parte italiana hanno
partecipato alla giornata il Prof. Gianpaolo Velo con una relazione, il
Prof. Achille Caputi in qualità di co-chairman ed era stato invitato a
tenere una relazione anche il Prof. Nicola Montanaro che tuttavia ha rinunciato
all'invito alcuni giorni prima del Congresso. E' stato anche tenuto un
simposio, tutto francese, dedicato alla farmaco-epidemiologia e alla farmaco-economia.
La prima giornata è stata conclusa da un piacevole ricevimento nell'Hotel
de la Ville.
La mattinata della seconda giornata era riempita da due simposi, uno
dedicato a "New trends in anxiolytic therapy" e l'altro a "Pharmacology
of cytokines and immunosuppressive drugs". Nel primo simposio avrebbero
dovuto parlare da parte italiana i Professori Mario Baraldi, Piero Giusti
e Giovanni Biggio. Purtroppo ragioni di salute hanno impedito a questi
ultimi due di arrivare a Nantes. II Prof Baraldi, cui sono stati concessi
40 min. invece dei 20 previsti, ha salvato l'onore della farmacologia italiana
con una vivace e ben articolata relazione sulle benzodiazepine endogene
nella quale ha esposto le sue ricerche sulle endozepine nella insufficienza
epatica e nelle piante. Numerose domande hanno dimostrato l'interesse del
pubblico per l'argomento. Nel secondo simposio erano stati invitati i Professori
Carlo Riccardi e Pier Luigi Navarra. Essendo impegnato in qualità
di moderatore nel primo simposio, non ho potuto seguire i lavori del secondo.
Da quanto riferitomi èstata particolarmente apprezzata la relazione
del Prof. Riccardi dedicata a "Cytokines and glucocorticoid hormones in
the regulation of cell death". La mattinata è stata conclusa dal successo
della "plenary lecture" affidata al Prof. Gaetano di Chiara e dedicata
a "Neurobiology of drug addiction". Nella lettura è stato riassunto
il lavoro degli ultimi anni del Prof. Di Chiara
ed è stata presentata la sua teoria sul ruolo del sistema dopaminergico
nella dipendenza. Va dato atto al Prof. Di Chiara di aver tenuto una lezione
di grande chiarezza ed eleganza che è stata molto apprezzata sia
dai colleghi francesi che italiani. Il resto della giornata è stato
dedicato a numerose sessioni parallele di comunicazioni orali e alla sessione
dei posters.
La terza giornata comprendeva sessioni di comunicazioni orali e posters
e un simposio congiunto dell'INSERM e della Societè Francese dedicato
a "Genetics and Pharmacodynamics" per il quale erano stati inizialmente
concordati anche relatori italiani. Tuttavia nella fase finale, le dinamiche
interne della farmacologia francese hanno fatto scartare le proposte della
SIF e l'unico
italiano del simposio è stato il Prof. G. Bianchi di Milano,
non appartenente alla nostra Societè, noto per aver sviluppato un
ceppo di ratti ipertesi.
Sia le comunicazioni orali che i posters presentati dai farmacologi
italiani sono stati di ottima qualità e la partecipazione italiana,
anche se inferiore al previsto dal punto di vista numerico, ha confermato
l'elevata qualità della farmacologia italiana e la sua competitività
a livello internazionale.
Oltre al ricevimento della prima sera, vi è stata un elegante
ed eccellente Gala Dinner nella dipendenza di un castello nei dintorni
di Nantes raggiunto con un battello che ha percorso un affluente della
Loira. L'atmosfera generale del Joint Meeting è stata piacevole,
i lunch di lavoro all'altezza della tradizione culinaria francese, l'organizzazione
generale del congresso efficiente e
senza sprechi. L'unico appunto che posso fare ai colleghi francesi
e una loro tendenza a passare dall’inglese, lingua ufficiale del Meeting,
al francese, anche fra i giovani, diversi dei quali hanno tenuto le comunicazioni
in francese perché dichiaravano di non sapere l’inglese.
Il Meeting è stato reso particolarmente piacevole dal sereno
e fresco clima dell’incipiente primavera in una città, che
pur priva di monumenti di particolare rilievo, ha la solida prosperità
ed eleganza delle città di provincia francesi, l’efficienza dei
servizi, la cura dei giardini, la pulizia delle strade che spesso mancano
nel nostro “bel paese”.
In qualità di Presidente ho ringraziato formalmente i nostri
ospiti Francesi e in questa sede ringrazio i partecipanti italiani per
la brillante figura fatta fare alla nostra Società ma devo rammaricarmi
che così pochi soci abbiano potuto partecipare.