Da qualche decennio i paesi più industrializzati destinano quote crescenti
di prodotto interno lordo (PIL) alla tutela della salute: dal 15% degli
USA al 10% dei paesi dell'Unione Europea. Le dimensioni e la rilevanza
assunte dalla sanità richiedono sempre più, quindi, un'attenzione
costante: ogni variazione dell'esistente, sia che si voglia rafforzarlo
o negarlo, suscita reazioni, anche emotive, che soltanto a prima vista
sembrano ingiustificate. Infatti, ogni intervento pubblico nel settore
sanitario stabilisce, spesso implicitamente, la priorità delle malattie
da curare (cosa produrre), la priorità delle categorie di persone
ammesse ai trattamenti sanitari (a favore di chi) e l'ammontare
delle risorse da impegnare, distogliendole da altri impieghi (a spese
di chi). Quella che sembra un'azione diretta esclusivamente alla tutela
della salute diventa anche un potente strumento di redistribuzione di ricchezza
collettiva. Questo suscita spesso contrasti ed opposizioni.
Inoltre, governi, assicurazioni e individui pongono oggigiorno nuove
aspettative sull'assistenza medica: i paganti nei sistemi sanitari chiedono
ai medici prestazioni basate su relazioni di costo-efficacia. La medicina
è sempre più basata
sull'evidenza dei risultati, i pazienti sono diventati più consapevoli
e premono per avere un maggior ruolo nella decisione clinica. La maggiore
consapevolezza collettiva sta spostando il dibattito sugli scopi della
medicina, sul significato di salute, sulla sofferenza, sulla sopravvivenza,
su chi dovrà vivere e chi dovrà morire (e chi dovrà
decidere). In definitiva, esistono nella collettività richieste
di efficacia, di efficienza e di equità da
cui trae origine l'esigenza della valutazione di ogni tipo di intervento
nell'attività socio-sanitaria di una nazione.
Da queste considerazioni è stata costituita a Roma la Società Italiana per gli Studi di Economia ed Etica sul Farmaco e sugli Interventi Terapeutici.
E' un sodalizio a carattere scientifico il cui Comitato
Direttivo è costituito da L. Caprino (Presidente), L. Civalleri
(Segretario), E. Attanasio, E. Chiacchierini, C. De Martinis, M. Eandi,
R. Paoletti, D. Tosato.
Per il suo funzionamento, la Società si avvale di un Consiglio
Scientifico, composto da 12 a 30 membri esperti di diverse discipline,
che ha il compito di proporre gli indirizzi di ricerca per lo sviluppo
scientifico della Società. Ad una grande
varietà di problemi viene opposta una pari esperienza multidisciplinare
in grado di comprendere i diversi aspetti della realtà.
In particolare, la Società persegue i seguenti obiettivi:
– curare la promozione di ricerche, anche mediante istituzioni di borse
di studio e premi, per la valutazione economica ed etica dei farmaci e
degli interventi terapeutici, nei loro diversi aspetti;
– promuovere ed organizzare incontri di studio nazionali e internazionali,
sotto forma di congressi, convegni e seminari;
– organizzare corsi teorici e pratici di formazione, aggiornamento
e perfezionamento anche in collaborazione con strutture pubbliche e private,
nazionali ed internazionali;
– favorire le iniziative miranti alla diffusione e alla conoscenza
delle tematiche riprese dalla ragione sociale, o comunque ad essa correlate,
mediante la pubblicazione di studi e ricerche, testi scientifici, monografie,
riviste e altri mezzi di comunicazione sociale.
Luciano Caprino